Più competenze alla regioni autonome? Rollandin: “si, ma solo a certe condizioni”

Rollandin commenta la richiesta alle speciali di Calderoli di preparare una lista con l'indicazione di ulteriori funzioni da accollarsi. Per la Valle d'Aosta potrebbero arrivare la previdenza sociale, sicurezza sul lavoro e reti stradali internazionali.
Il presidente della Regione, Augusto Rollanin
Politica

Previdenza sociale, sicurezza sul lavoro e tratti di reti stradali internazionali. Sono queste alcune delle competenze aggiuntive che la Valle d’Aosta sarebbe disponibile ad accollarsi in futuro. La pensa così il Presidente della Regione, Augusto Rollandin che commenta l’incontro di ieri, martedì 19 agosto, tra il Ministro Roberto Calderoli e il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder nel quale il Ministro per la semplificazione legislativa ha chiesto alle regioni e province autonome di consegnargli entro 10 giorni una lista con l’indicazione di “ulteriori competenze utili per lo sviluppo del territorio”.

Il dibattito sul federalismo fiscale si fa sempre più acceso e nell’occhio del ciclone sono cadute le regioni a statuto speciale che vengono chiamate in causa per i loro presunti privilegi. In particolare il nodo della questione sta nel cosiddetto federalismo solidale che dovrebbe coinvolgere anche le regioni a statuto speciale. Come? Secondo Calderoli non attraverso un intervento diretto al fondo di perequazione -e con la conseguente perdita di denaro da Roma -ma con la presa in carico da parte delle “speciali” di nuove funzioni ora in capo allo Stato.

“E’ fuorviante parlare di privilegi – sottolinea il Presidente Rollandin – il problema va affrontato guardando alle competenze che ciascuna regione a statuto speciale ha e queste sono diversificate. Ogni regione deve fare quindi un’operazione di trasparenza.”
Sulle competenze aggiuntive poi Rollandin aggiunge “siamo disponibili al confronto nelle sedi opportune senza scadenze tassative, faremo comunque notare alla Cabina di regia istituita da Calderoli che la Valle d’Aosta, a differenza di altre regioni autonome, si accolla già interamente spese come quella sanitaria”.

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