Polemica sul nuovo sito del Comune. Pd “Dopo due mesi di vita è già da migliorare”

Secondo il Pd che ha presentato una mozione in Consiglio il sito “è lento, le traduzioni sono incomplete, il motore di ricerca interno non funziona e non risponde ai parametri di legge sull'accessibilità. Paron: "novità di cui la giunta è orgogliosa"
La homepage del sito del Comune di Aosta
Politica

“Ci aspettavamo una Ferrari, che dovrebbe essere eccellente e priva di difetti”: invece il nuovo sito internet del Comune di Aosta “è lento, le traduzioni sono incomplete, il motore di ricerca interno non funziona” e il sito non risponde ai parametri di legge “che prevedono accessibilità, usabilità e sicurezza”. Lo ha sostenuto Giuliana Ferrero presentando una mozione sul tema nel Consiglio comunale di oggi. “84 mila euro sembrano una cifra un tantino impegnativa – ha sostenuto la consigliera del Partito Democratico – e per questo vorrei aprire un dibattito politico e tecnico:
credo che il restyling del sito web non fosse una priorità, e soprattutto se fosse toccato a noi il governo della città non avremmo in alcun modo speso una cifra simile”.

“Non ricordo la medesima attenzione mediatica per il vecchio sito del Comune – ha replicato Andrea Paron, assessore all’Innovazione tecnologica – e, allo stesso modo, nessuno spende una parola per dire che l’immagine in rete del Comune di Aosta è migliorata. Avevamo già preventivato le critiche e la consueta gara alla ricerca dell’ago nel pagliaio, ma è una novità di cui la giunta è orgogliosa”.

In merito agli aspetti tecnici, Paron si è riservato di rispondere in un secondo momento perché la mozione originale non conteneva molti degli aspetti toccati in aula. Da quando il sito è online,
“gli accessi sono aumentati dell’80 per cento”.

Contestualmente al sito web, che era uno degli obiettivi della giunta Giordano per i primi cento giorni di amministrazione, è stato attivato anche un servizio di sms per la popolazione, costato 16 mila euro, che “sarà attivato entro fine mese”, ha detto Paron. “Il prezzo di mercato è molto
inferiore alla cifra spesa dal Comune – ha controreplicato la Ferrero – e la rivisitazione estetica ha reso il sito un imbuto, con molti passaggi e clic in più da fare per cercare informazioni rispetto al precedente. Dopo due mesi di vita, il sito andrebbe già migliorato”.

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