Pollein, la minoranza solleva l’incompatibilità del revisore dei conti del Comune

Slitta l'approvazione del bilancio di previsione.
Municipio di Pollein
Politica

Sul bilancio di previsione del Comune di Pollein aleggia lo spettro dell’incompatibilità del revisore dei conti, Marco Linty. All’istituto di credito di cui Linty è presidente è stato affidato a partire dal 1° febbraio scorso il servizio di tesoreria comunale. Secondo la minoranza fra i due ruoli –  revisore dei Conti del Comune e quello di presidente della banca a cui lo stesso Comune ha affidato il servizio di tesoreria – sussiste un’incompatibilità, prevista dal codice civile, tale da rendere a questo punto illegittima l’eventuale approvazione del bilancio.

Il documento finanziario era tra i punti iscritti ieri sera all’ordine del giorno dell’Assemblea annullata dopo la segnalazione da parte della minoranza di alcune irregolarità nella convocazione. Da regolamento gli atti dell’Assemblea andavano, infatti, depositati a decorrere dal giorno stesso in cui è firmato l’avviso di convocazione, ovvero il 23 di marzo ma nella comunicazione compare il 24 marzo. La seduta, dopo la discussione e una successiva sospensione, è stata rinviata a questa sera ma dall’ordine del giorno è stato stralciato il punto relativo all’approvazione del Dup e del bilancio pluriennale.

“La minoranza ha contestato – spiega il primo cittadino Angelo Filippini – il fatto che il parere del revisore dei conti è stato protocollato il 27 marzo e quindi non rispetterebbe i termini del deposito degli atti previsti dal regolamento”.

Pur non essendo tra i punti all’ordine del giorno il bilancio sarà gioco forza al centro dei lavori della seduta straordinaria proprio per la questione della presunta incompatibilità di Linty.“Mi riservo di discuterne nella sede opportuna, non voglio anticipare nulla” aggiunge Filippini.

“Le nostre contestazioni, sia quelle sui termini del regolamento che quella sull’incompatibilità, non sono un attacco al sindaco e tanto meno al segretario comunale – spiega la consigliera di minoranza, Samantha Rossi – ma una questione di forma e di responsabilità dell’amministrazione. Come è possibile che nessuno degli undici consiglieri di maggioranza si sia fatto venire dei dubbi sulla questione del revisore dei conti?”:

In attesa di capire come andrà a finire la vicenda la minoranza annuncia il proprio No alla delibera sulla Tasi lamentando le tariffe più alte della Comunità montana Monte Emilius, lo 0,7 contro lo 0,2 o 0,3 di altri comuni.

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