Consiglio comunale straordinario ieri, 17 giugno, a Pollein per confrontarsi sull’emergenza migranti e discutere dell’imminente inserimento sul territorio comunale di dieci cittadini stranieri in una casa privata.
In apertura della seduta, il sindaco Angelo Filippini non ha esitato ad esprimere il proprio disappunto: “La comunicazione dell’arrivo è arrivata al Comune solo a inizio giugno, e non per chiedere il suo parere ma per informarla di decisioni già prese. Il Comune dovrebbe essere informato e coinvolto maggiormente in tali disposizioni. È vero che la gestione del flusso migratorio è seguita dallo Stato ed è sempre più difficile, ma bisogna ribadire l’importanza degli enti locali, che sono i veri conoscitori del territorio”.
A generare il malcontento di Filippini è stata soprattutto la modalità di stipula di contratto d’affitto per la struttura di accoglienza dei migranti: “Non vedo perché siano le Cooperative a dover reperire gli alloggi e stipulare i contratti di locazione – ha contestato. Inoltre ritengo che l’accoglienza debba essere fatta in strutture apposite, non in alloggi privati”.
Erano presenti alla seduta del Consiglio anche Vitaliano Vitali, della Prefettura di Aosta, e Riccardo Jacquemod, della cooperativa sociale La Sorgente che si occuperà dell’accoglienza.
“Sappiamo bene che le Amministrazioni comunali hanno un ruolo marginale in questo frangente – ha detto Jacquemod – ma noi avvisiamo sempre i Comuni e li incitiamo affinché attivino modalità di restituzione alla comunità, in modo da rendere l’accoglienza attiva e utile a tutti”.
Vitaliano Vitali ha spiegato che le linee guida della normativa indicano quale soluzione migliore per l’integrazione dei migranti la collocazione in un contesto sociale e ha riferito che gli episodi di furti e accattonaggio sono stati finora pochissimi: "si attuano i progetti di inserimento lavorativo proprio per evitare la segregazione e la devianza”.
Il sindaco ha infine sottoposto al Consiglio una risoluzione, che prevede di proporre una gradualità e un’organizzazione puntuale di progetti di inserimento da parte della Cooperativa, un coinvolgimento del Celva per ottenere una più equa distribuzione dei migranti sul territorio, un impegno delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza del territorio, l’informazione puntuale alla popolazione sulla situazione migratoria, il coinvolgimento del Comune nella concertazione degli alloggi. Nel contempo il sindaco in quanto autorità preposta alla verifica urbanistica edilizia e igienico sanitaria attuerà le misure necessarie al fine dell’idoneità rispetto al numero di soggetti che potranno essere ospitati nell’alloggio in questione.