“Caro Iacopo, a quanto pare ci siamo conosciuti sul web con un gran polverone, colpa della mia “malaugurata” idea di invitarti in Valle d’Aosta dove saresti stato mio ospite personale (e non certo con soldi pubblici come da qualcuno scritto sui social). Volevo però fare alcune precisazioni su quanto accaduto nelle ultime ore. Ti ho scritto stamattina dal tuo sito web nell’area contatti, e non una mail diretta come ora, per invitarti in Valle d’Aosta”. Inizia così la mail di chiarimento inviata da Filippo Gérard, presidente degli albergatori valdostani, e Iacopo Melio, attivista per i diritti dei diversamente abili.
Un polverone che si è sollevato nella mattina di oggi, 27 agosto, dopo l’invito annunciato in Consiglio Valle da parte dell’assessore alla Sanità Laurent Viérin: Assieme all’Adava e all’Assessore regionale al Turismo, Aurelio Marguerettaz, lo abbiamo invitato a soggiornare qui per fare percepire che in Valle d’Aosta essere diversi è un elemento arricchente per la nostra società". Secca e immediata la risposta di Iacopo Melio su Facebook: "Credo che prima di contattare la stampa e farsi buona pubblicità, curandosi di diffondere frettolosamente la notizia per cogliere l’attimo, un’istituzione debba contattare la parte interessata, informarla, discuterne insieme".
“Questa mattina ho inviato io il massaggio a Iacopo – chiarisce il presidente Adava Filippo Gérard – compilando il form direttamente sul suo sito. Ma probabilmente la mail si è persa nella valanga di contatti che ha ricevuto oggi”.
Il presidente degli albergatori ha poi avuto occasione di scrivere nuovamente, nel pomeriggio, a Melio per spiegare l’accaduto: “Ecco perché vorrei averti in Valle d’Aosta mio ospite: perché penso che la vera battaglia delle barriere architettoniche debba essere prima combattuta nella testa delle persone. Sei un personaggio pubblico e penso tu possa far capire molto alle persone anche sulla tolleranza in questo senso e per questo sarei davvero felice di accompagnare te e la tua Famiglia a scoprire la Valle d’Aosta mettendo anche in conto i “rischi” di una tua visita quando troverai le cose che non vanno bene! Cose che mi auguro condividerai con me e non su Tripadvisor”.
Immediata la risposta di Iacopo Melio, che stempera i toni: “Vede, Gérard, avessi ricevuto subito una mail del genere avrebbe “suonato" il tutto in un altro modo. Purtroppo sono stato “investito” dalla notizia, e come ho detto all’assessore Vierin, anche non volendo mettere in discussione la buona fede, quando si ha un ruolo pubblico ci sono degli equilibri fragili e si fa presto a dare in pasto alla gente una cattiva immagine di sé, rischiando in un minuto di rovinare il lavoro di anni. Detto questo, la sua richiesta mi onora, per la premura. Sarebbe però più opportuno pensare insieme un percorso più utile ai fini della sensibilizzazione, insieme, se vorrà. Il mio obiettivo non è certo quello di godere a titolo personale di una vacanza, ma di fare qualcosa per gli altri”.