Fumata grigia. L’incontro chiesto a più riprese dai sindacati di categoria e il presidente della Regione Rollandin per affrontare la questione precari nel settore idraulico-forestale è durato più di due ore, senza però convincere le OO.SS.
Rolladin ha illustrato a Savt Forestali, Fai/Cisl, Uila/Uil, Flai/Cgil, Savt costruzioni, Filca/Cisl, Fenea/Uil e Fillea/Cgil la nuova strutturazione dei cantieri regionali, che contemplerà l’affido a imprese esterne dei lavori, “fermo restando che l’assunzione dei lavoratori avvenga attraverso la graduatoria della Società di Servizi”.
Una decisione questa nata dalla necessità della Regione di limitare la spesa corrente nel prossimo bilancio. “Sarà nostra cura – ha continuato il Presidente – preparare il piano dei lavori, come sempre fatto con il supporto dei Comuni. Nella nuova prospettiva, questi verranno appaltati ad imprese artigiane che sulla base della clausola di garanzia sociale inserita in Finanziaria regionale, dovranno attingere all’elenco dei lavoratori che quest’anno sono stati selezionati dalla Società di Servizi”.
E proprio su questa clausola, che secondo Rollandin sarà “parte integrante dei contratti che la Regione stipulerà con le singole imprese a seguito dell’aggiudicazione degli appalti”, i sindacati nutrono qualche perplessità.
“Restiamo dubbiosi sulla garanzia che le imprese attingeranno davvero alla graduatoria – ha commentato Mauro Filippi della Fai-Cisl – sono state fornite spiegazioni, ma non è stato presentato nulla di scritto. Siamo preoccupati, anche perché non c’è stata discussione ma solo l’illustrazione di un progetto che non sembra avere molti margini di trattativa”.
In ogni caso, Rollandin ha assicurato che l’Amministrazione, come lo scorso anno, stanzierà per la realizzazione di questi lavori oltre 10 milioni di euro. Infine, di fronte alle preoccupazioni espresse dai sindacati per il futuro, ha risposto: “Nulla è facile e scontato, in particolare in questo momento in cui l’Amministrazione deve operare dei tagli imponenti al proprio bilancio cercando di mantenere lo stesso livello di servizi per tutta la popolazione e puntando a garantire il proseguimento di un percorso lavorativo anche ai lavoratori precari. Crediamo che questa riorganizzazione del settore possa essere una risposta sia per le imprese che per i lavoratori”.