Premi e benefit dei dirigenti del Casinò, 3 astensioni nell’Uv ma la risoluzione non passa

Nonostante i tre voti di astensione dei consigliere Uv, Ego Perron, Claudio Restano e Leonardo La Torre, annunciati da quest’ultimo, la risoluzione viene bocciata con 17 voti a favore e 15 contrari.
Politica

Non passa la richiesta della minoranza di azzerare i benefit e i premi dei dirigenti del Casinò di Saint-Vincent. Nonostante i tre voti di astensione dei consigliere Uv, Ego Perron, Claudio Restano e Leonardo La Torre, annunciati da quest’ultimo, la risoluzione viene bocciata con 17 voti a favore e 15 contrari.

Passa invece la contro-risoluzione presentata da Uv e Stella Alpina che detta una "linea più morbida" sulla querelle delle retribuzioni dei dirigenti. I tre astenuti rientrano infatti fra i ranghi e consegnano il classico 18 a 17. In particolare il documento, arrivato dopo il confronto in aula, a porte chiuse, fra l’amministratore unico Luca Frigerio e il direttore del personale, Rodolfo Buat, chiede che "che nel contesto della trattativa finalizzata alla riduzione dei costi del personale siano considerate tutte le categorie dei lavoratori, ivi inclusi dirigenti e quadri e di convocare in tempi brevi in IV Commissione consiliare l’Amministratore unico della Casa da gioco per illustrare la situazione economica attuale della società e aprire un confronto sulle soluzioni e sulle azioni da mettere in campo per invertire l’attuale andamento dell’azienda".

Confronto chiesto con urgenza anche dalla minoranza. "La nostra risoluzione rimane valida – sottolinea Raimondo Donzel del Pd-Sinistra Vda dopo l’ora circa di confronto "deludente" con Frigerio – non possiamo sentirci dire che le retribuzioni dei dirigenti verranno affrontate con una trattativa privatistica". E Albert Chatrian di Alpe: "Il confronto di oggi non ci ha permesso di affrontare la situazione di una casa da gioco che sta bruciando. Noi vogliamo individuare delle responsabilità ma anche trovare insieme delle soluzioni". Non risparmia critiche anche Laurent Viérin di Uvp: "La casa da gioco è fuori controllo ed è in mano a chi non ha nemmeno un’idea per uscire da questa crisi. Abbiamo notato una grande confusione, il rischio è che si vada verso il fallimento. Questa audizione purtroppo non ha dato esiti favorevoli, occorre approvare questa risoluzione per iniziare ad intervenire con una prima condivisione. "

Unanime il giudizio della minoranza sui vertici del Casinò riassunto nelle parole di Stefano Ferrero del M5S: “Bisogna cambiare registro, mandando a casa i dirigenti che non si sono dimostrati all’altezza del loro compito. L’ipotesi di accordo presentata ieri è vergognosa, un colpo basso ai lavoratori".

Secondo i dati presentati alla minoranza dall’Amministratore unico Frigerio nel pomeriggio i tagli in busta paga per i dipendenti ammontano a circa 250 euro al mese.
Su questi il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha precisato: “Con la proposta sindacale fatta dalla Casinò de la Vallée non si vanno a toccare gli stipendi, ma si intendono rivedere, tenendo conto del periodo, voci aggiuntive che sono state integrate agli emolumenti e che sono state cumulate nel tempo. Così come non si intende licenziare nessuno, si tratta di pensionamenti. Credo che sotto questo aspetto ci sia chiarezza e la Commissione competente avrà la possibilità di fare ulteriori approfondimenti nell’ambito di un confronto che auspichiamo il più sereno possibile."
 

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