Preoccupazione è espressa da Valle d’Aosta Aperta rispetto al futuro del Traforo del Gran San Bernardo. In una nota, il movimento politico (che aggrega “Area Democratica – Gauche Valdôtaine”, “Adu VdA” e “Movimento cinque stelle”) sottolinea anzitutto, con “estremo rammarico”, la “mancata partecipazione del Presidente dimissionario della” Società Italiana Traforro del Gran San Bernardo all’audizione in II e IV Commissione consiliare in seduta congiunta, tenutasi ieri, 9 gennaio.
L’ex presidente di Sitrasb, scrive VdA Aperta, “avrebbe potuto chiarire alcuni nodi importanti sulle interlocuzioni in atto”. La convocazione dell’audizione, che oltre all’ex Presidente riguardava i consiglieri di nomina regionale nella società, è avvenuta “a seguito di una richiesta formulata nel Consiglio del 10 dicembre” scorso “dai gruppi di minoranza”.
“Al di là della situazione economica della società e dei flussi di traffico veicolare, – si legge poi nella nota di VdA Aperta – sono molti i dubbi rimasti rispetto alla richiesta di proroga della concessione fino al 2070 avanzata da Sitrasb, ai lavori sul raccordo di ingresso, ai rapporti con il Ministero dei Trasporti e all’intenzione della Regione di nominare, per pochissimi mesi, un nuovo Presidente in una situazione piuttosto complessa all’interno del Consiglio di Amministrazione”.
Su quest’ultimo tema, la consigliera regionale di VdA Aperta, Erika Guichardaz, si legge nella nota, “ha presentato una nuova interpellanza per il prossimo Consiglio regionale” e “continua a lavorare ad Aosta, Roma e Bruxelles in sinergia con i rappresentanti delle varie istituzioni per cercare di fare luce su questo dossier”.