Pro.Ges: Giuliana Ferrero fa il punto della situazione in commissione consiliare

Seguita da un folto pubblico la riunione di ieri, lunedì 20 luglio, nel corso della quale è intervenuta l'assessore ai servizi sociali del comune di Aosta: “controlleremo che tutto si svolga per il meglio".
Politica
Si è riunita nel pomeriggio di ieri, lunedì 20 luglio, la quarta Commissione consiliare sulle Politiche sociali del Comune di Aosta. Nel corso dell’incontro si è parlato di servizio agli anziani, in seguito al cambio di gestione dello stesso.
Fino al primo luglio scorso l’appalto era nelle mani del Consorzio Trait d’Union, organizzazione che raggruppa le principali cooperative sociali valdostane. Dal primo luglio il servizio è passato nelle mani della Pro.Ges, cooperativa sociale di Parma.
L’assessore Giuliana Ferrero ha ripercorso le tappe che hanno portato al passaggio di consegne tra il consorzio valdostano e la cooperativa parmense. “Dal momento in cui abbiamo reso pubblico il bando – ha detto Giuliana Ferrero – abbiamo ricevuto 11 telefonate di ditte italiane che ci chiedevano di partecipare alla gara. Di queste uno solo era locale, il consorzio Trait d’Union. Quasi tutti erano soggetti del nord Italia. Alla fine hanno partecipato una ditta piemontese, un valdostana e una dell’Emilia Romagna. Dei tre solo due, Pro.Ges e Trait d’Union, sono giunti a fine gara, l’esito lo conosciamo”.
La Ferrero ha ripercorso queste tappe per sottolineare un altro fattore: “La nostra Regione investe molto in welfare. Il mercato si sta sempre più allargando. Il Comune investe 12 milioni di euro per gli anziani, abbiamo un welfare forte, siamo in controtendenza e dobbiamo farci i conti”. La Valle, in definitiva, diventa sempre più appetibile per i soggetti che si occupano di servizi alla persona. Saranno sempre più, par di capire, le ditte italiane (ed europee) che vorranno concorrere anche in Valle.
La riunione è stata seguita da un folto pubblico – spettacolo raro nella sala del Consiglio comunale di Aosta – composto soprattutto da dipendenti del Trait d’Union.
 
Il 15 giugno si viene a sapere che ha vinto la Pro.Ges. Il dato è ancora ufficioso, ma tant’è. Il 18 l’assessorato ha convocato un incontro cui hanno partecipato tutte le parti coinvolte: assessorato, Pro.Ges, Trait d’Union e sindacati. “Sono seguiti quattro accordi siglati all’unanimità”, sottolinea la Ferrero.
Nel frattempo il clima attorno a questo argomento si surriscalda, interessando anche la politica, con esternazioni che, in qualche modo, hanno segnato l’inizio della campagna elettorale. Intanto, il 24 giugno, i lavoratori della Trait d’Union scendono in piazza per protestare, mentre in Consiglio comunale scoppia il “caso Favre”.
Il primo luglio parte il nuovo servizio. Non mancano le difficoltà, che Giuliana Ferrero definisce “fisiologiche”. Le lamentele si susseguono, con lettere e telefonate. L’assessorato, a tal proposito, ha aperto un centralino “anche per evitare intermediari, e in modo da venire a conoscenza dei problemi prima che siano troppo grandi”.
Tutti si sono mostrati d’accordo su un punto, da Grimod alla Ferrero, passando per i banchi dell’opposizione: “controlleremo che tutto si svolga per il meglio e che il lavoro corrisponda al progetto presentato da Pro.Ges”.
Ma è stato il dirigente Loris Minelli a sottolineare un dato quantomeno inquietante: “Ci sono stati un numero circoscritto di problemi fisiologici, nel passato non veniva monitorato, ma dubito che prima non ci fossero disguidi”. Il concetto è ribadito da Grimod “forse prima non siamo stati abbastanza solleciti nei controlli, ora lo saremo”.
 
Vista la cifra investita, i controlli sembrano quantomeno auspicabili, oggi come ieri. L’appuntamento è per settembre. La quarta commissione si riunirà di nuovo per fare il punto della situazione.

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