Circondare Aosta in bici, spostare il trasporto sui mezzi alternativi, ridurre l’utilizzo dei mezzi privati e allontanare il traffico dal centro contribuendo a migliorare la qualità della vita.
Obiettivi concreti sui quali si è concentrato il lavoro che in questi mesi – da ottobre 2013 – ha impegnato l’Unità di progetto attivata dal Comune di Aosta per ‘cucire’ le varie parti di pista ciclabile che circondano la città.
Il lavoro, presentato questo pomeriggio in II Commissione, è certamente ambizioso anche se necessita della spinta decisiva dell’accesso ai fondi europei e statali per essere realizzato (con una percentuale di 45% per quelli comunitari).
Nel dettaglio il progetto di integrazione della rete di pista ciclabile si snoda attorno a tutto il centro storico, con l’individuazione di interventi a breve, medio e lungo termine: “Abbiamo fornito un quadro concreto e realizzabile di ipotesi – spiega l’Assessore comunale alla Mobilità Flavio Serra – già avviato in Consiglio comunale e nei progetti di fattibilità che hanno ormai vent’anni”.
Sono tredici gli interventi a ‘corto termine’ definiti dall’Unità di progetto: un completamento di via Generale Dalla Chiesa; il raggiungimento dell’area sportiva di Tzambarlet; un tratto sul lato nord di Corso Lancieri; un collegamento tra via Paravera e via Dalla Chiesa (attraverso il parcheggio ‘Ex-Cidac’); il tratto di Viale Piccolo San Bernardo fino al Cimitero Monumentale; uno tra via Roma, la Consolata e la strada di Saumont; la riapertura dell’antica Via Linty; il collegamento tra Via Plan de Rives e la parte di ciclabile già esistente in regione Roppoz; la realizzazione e l’allargamento del marciapiede tra via Berthet e via Vittime du Col du Mont; il collegamento tra via Berthet e via Croix-Noire; quello tra via San Giocondo e via Anfiteatro e quello che porterebbe dritto al cuore di Aosta, una parte di pista ciclabile che collegherebbe via Conseil des Commis a via Xavier de Maistre.
In mezzo, la novità forse più interessante di un ‘sovrappasso’ che scavalcherebbe la ferrovia connettendo via Paravera con via Carducci.
“Incentivare l’utilizzo delle bicliclette – spiega la coordinatrice dell’Unità di progetto comunale, l’architetto Graziella Benzoni – è una parte di un disegno più ampio che vede l’aumento del parco biciclette, le pensiline di copertura delle rastrelliere e costruire una ‘rete’. Questo progetto porterebbe così gli attuali 11 km di piste attorno ad Aosta a 25 km”.
Lavori possibili che non convincono di tutto i consiglieri di minoranza: “Questo progetto, che apprezzo, ha un problema di fondo – spiega Gianpaolo Fedi di Alpe – ovvero che questa rete circonda il centro senza entrarvici. Le macchine dovrebbero invece stare fuori dal centro e le bici dentro, semplicemente. Se invece si avesse il coraggio di rendere via Festaz e via Torino a senso unico, con una corsia dedicata alla pista ciclabile, avremmo un ingresso perfetto al centro storico. Qui invece stiamo giocando attorno alla città, con un percorso che nella maggior parte dei casi manda gli utenti negli angoli più remoti di Aosta”.