Gli abitanti della frazione Chetoz a Quart e Jacquemin-La Plantaz a Nus dicono “No” all’apertura, da parte di privati, di una cava di ghiaia. Nei giorni scorsi è stata depositata in Consiglio regionale una petizione popolare sottoscritta da 99 cittadini.
L’iniziativa sottolinea come “l’eventuale inizio degli scavi renderebbe la zona altamente instabile con alto rischio di smottamenti”. Secondo quanto ricostruito dai promotori della petizione, visionando i progetti, “gli scavi verrebbero eseguiti a valle dei confini dei terreni coltivati a pascolo andando ad interessare i prati pianeggianti limitrofi alle frazioni, con opera di sradicamento totale delle zone boschive secolari di roveri che da sempre hanno consolidato il terreno circostante”.
I firmatari puntano poi i riflettori sull'”impatto ambientale e visivo dell’opera” e ricordano come “nel sito di prevista estrazione sono presenti depositi glaciali di notevole interesse scientifico ubicati a soli 550 metri sul livello del mare e che potrebbero essere oggetto di visite da parte di istituti scolastici e universitari”.
Infine oltre ai disagi per gli abitanti, i promotori ricordano la presenza nella zona boschiva di caprioli, lepri e cervi “che inevitabilmente perderebbero il loro habitat naturale”.