Il 45% dei soggetti a rischio ha scelto l’anno scorso in Valle d’Aosta di vaccinarsi contro l’influenza. Una percentuale bassa e ancora distante da quel 75% ritenuto dalla comunità scientifica come la percentuale ideale di copertura. Alla vigilia dell’apertura della campagna vaccinale antinfluenzale, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, autorità politiche, militari, del settore sportivo e associative hanno "dato il buon esempio". Il primo a farsi vaccinare è stato il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, che poco prima ha ricordato come sul tema ci sia "molta disinformazione".
Per la prima volta l’anno scorso l’influenza ha causato in Valle quattro morti. "Sono stati decessi dovuti a complicanze gravi legate all’influenza, persone con patologie a rischio che non si erano vaccinate" ha spiegato la dottoressa Marina Verardo. direttore della struttura Igiene e Sanità pubblica dell’Usl. "La malattia non era curabile ma questa complicanza sì".
Oltre alle persone con malattie croniche o congenite la vaccinazione è consigliata alle persone con più di 65 anni, ai bambini e agli adolescenti con patologie importanti, alle donne nel secondo e terzo mese di gravidanza, ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse e agli operatori sanitari. "Purtroppo sono proprio questi i primi a non vaccinarsi" ha ricordato l’Assessore regionale alla Sanità, Antonio Fosson. Le percentuali di vaccinazione fra i sanitari arrivano al 10%. "Abbiamo iniziato in azienda una campagna di informazione" ha annunciato il Direttore generale dell’Usl, Massimo Veglio.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale prenderà il via domani, martedì 10 novembre e proseguirà fino al 31 dicembre. I soggetti a rischio, per i quali il vaccino è gratuito, possono rivolgersi ai medici di famiglia, ai pediatri di libera scelta, ai medici di sanità pubblica nei poliambulatori e consultori. Quest’anno l’azienda ha acquistato 18mila dosi (l’anno scorso 20mila ma solo 15mila sono state utilizzate) con la speranza di poterne richiedere altre successivamente.
"Vaccinarsi è importante e non ha rischi – ha concluso Fosson – Vacciniamoci e convinciamo le persone vicine a noi a farlo".