Rapporti finanziari Stato-Regione, firmato l’accordo a Roma

L'intesa è stata siglata oggi a Roma dalla Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti e dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria.
Spelgatti e Tria
Politica

Dopo lunghe trattative e contenziosi la Valle d’Aosta mette nel cassetto l’accordo con lo Stato. L’intesa è stata siglata oggi a Roma dalla Presidente della Regione, Nicoletta Spelgatti e dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria. Presente anche l’Assessore alle Finanze Stefano Aggravi.

“Un accordo fondamentale per la Valle d’Aosta, che, dopo tanti anni di incertezze,  – sottolinea la Presidente Spelgatti – stabilizza le finanze regionali assicurando, in un momento storico difficile, certezze finanziarie nel tempo, oltre a risolvere il contenzioso tra Regione e Stato, assicurando alla Valle d’Aosta 130 milioni di euro”. 

Spelgatti, Tria e Aggravi
Spelgatti, Tria e Aggravi

I contenuti dell’Accordo

Con l’accordo siglato oggi il contributo “onnicomprensivo” della Regione Valle d’Aosta per il 2019 passa da 122,8 a 112,8 milioni di euro mentre per gli anni successivi sarà di 102,8 milioni di euro. Inoltre lo Stato riconosce alla Regione risorse ulteriori per 120 milioni di euro per investimenti per lo sviluppo economico e la tutela del territorio,  che saranno erogati nei prossimi sette anni. 

Complessivamente, l’accordo “produce un effetto finanziario favorevole per la Valle d’Aosta” di 130 milioni di euro rispetto a quanto oggi previsto dalle leggi vigenti.

Nell’accordo rientra anche la rinuncia da parte dello Stato alla richiesta di 17 milioni di euro come contributo alla sanità, che alcune sentenze della Consulta avevano stabilito fossero dovuti anche dalle Regioni a Statuto speciale.

Infine sulla riga di quanto già ottenuto dalle Province autonome di Trento e Bolzano, nell’intesa viene esclusa la possibilità di modificazioni peggiorative del contributo dovuto, unilateralmente disposte dallo Stato. Un eventuale incremento sarebbe in effetti ammesso solo per esigenze eccezionali di finanza pubblica e per importi predeterminati (non superiore al 10%).

La Regione, che nel mentre ha già chiesto un rinvio nell’udienza del 6 novembre in Consulta, è pronta a rinunciare ai due contenziosi sui 244 milioni di euro (144 per il 2017 e 100 per il 2018).

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