Oltre a Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain e Stella Alpina il progetto Autonomisti di Centro doveva avere un elemento in più nell’“equazione”. Invece, c’è stata una separazione. In una nota, la Renaissance Valdôtaine “prende atto della decisione” degli altri tre movimenti “di interrompere il percorso unitario intrapreso, nonostante l’accordo unanime raggiunto il 17 marzo 2025 sui punti programmatici minimi”.
Una decisione “maturata alla vigilia di un programma condiviso di eventi e incontri con la popolazione” che, si legge ancora, “è stata motivata da dubbi sulla ‘tenuta stabile’ di Renaissance Valdôtaine”.
Il motivo della separazione, però, ha un senso più politico, stando a quanto spiega Renaissance che “pur rammaricandosi per la separazione, ritiene necessario ribadire con fermezza il proprio impegno per ‘l’azzeramento’ dell’attuale Giunta comunale di Aosta, punto cardine dell’accordo e causa della rottura”.
“La nostra convinzione rimane salda: è necessario costruire un’alternativa di discontinuità per innescare un reale cambiamento – chiude la nota del direttivo del movimento –. Questo è il nostro impegno politico, la ragion d’essere della nostra formazione. Affronteremo le prossime elezioni con chiarezza e coerenza, portando avanti i nostri valori di discontinuità e cambiamento. Rimaniamo aperti a un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche e i cittadini che condividono questi principi”.