Renato Favre: “legittima e motivata” la sospensione delle relazioni istituzionali con il Governo

Il presidente del Consiglio comunale di Aosta solidarizza con i colleghi italiani e aggiunge: "L'ordinamento autonomo della Regione è una garanzia assoluta per gli enti locali valdostani e ci consente di non risentire eccessivamente di queste criticità".
Mario Vietti, Renato Favre e Patrizia Carradore
Politica
Il Consiglio nazionale dell’Associazione nazionale comuni italiani, ANCI, ha approvato all’unanimità nei giorni scorsi una deliberazione che prevede la “sospensione delle relazioni istituzionali con il Governo, sia per quanto riguarda le Conferenze che le sedi di confronto su Carta delle Autonomie e federalismo fiscale”. La decisione è stata assunta dall’organismo in seguito ai mancati rimborsi promessi dal Governo dopo l’abolizione dell’Ici e in seguito alle recenti disposizioni contenute in una circolare interpretativa nella Legge Finanziaria del Ministero dell’Economia del 27 gennaio che vincola la spesa per gli investimenti da parte dei Comuni.
 
Nella Sala Protomoteca del Campidoglio, a Roma, dove si è svolta la riunione del Consiglio Nazionale dell’Anci era presente il presidente del Consiglio comunale di Aosta Renato Favre. Sul tavolo della discussione, tra gli altri argomenti, è stato proprio l’esame della situazione economico-finanziaria dei Comuni a catalizzare l’attenzione e a generare il provvedimento che nelle intenzioni dell’Anci rappresenta un forte segnale lanciato al Governo. I comuni italiani infatti si trovano in difficoltà nella predisposizione dei bilanci di previsione a causa dei vincoli imposti dal Patto di stabilità.
Mi sembra – ha commentato il presidente del Consiglio comunale di Aosta, Renato Favre – che la posizione espressa dal Consiglio nazionale, – che propone una modifica alle regole del patto di stabilità interno a favore di uno sblocco delle spese per investimenti tale da consentire ai Comuni italiani di contribuire al rilancio dell’economia attraverso la messa in circolo di risorse immediatamente spedibili pari a circa 3,2 miliardi di euro di avanzi di amministrazione e a circa 15 miliardi di euro di residui passivi – sia pienamente legittima e largamente motivata dalle circostanze, e per questo non posso che dirmi solidale e partecipe delle difficoltà espresse dai colleghi. Ribadisco, peraltro, come fortunatamente l’ordinamento autonomo della Regione Valle d’Aosta rappresenti una garanzia assoluta per gli enti locali valdostani, e consenta agli amministratori locali della regione di non risentire eccessivamente della criticità manifestate dagli altri Comuni italiani".

All’ordine del giorno dell’incontro di Roma vi erano tra gli altri temi l’esame delle problematiche e delle proposte in materia di sicurezza urbana e l’approvazione di un Protocollo d'intesa con i Consulenti del lavoro in merito all’assistenza gratuita presso i Comuni per la “social card”.

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