Richiedenti asilo, in Valle d’Aosta sono 320 al 30 settembre 2017

A spiegarlo, questa mattina durante la III Commissione consiliare di Aosta è stato Vitaliano Vitali, dirigente regionale degli Affari di Prefettura.
Vitaliano Vitali, dirigente regionale degli Affari di Prefettura
Politica

Sono 320 i richiedenti asilo presenti in Valle d'Aosta al 30 settembre 2017. A spiegarlo, questa mattina durante la III Commissione consiliare di Aosta è stato Vitaliano Vitali, dirigente regionale degli Affari di Prefettura.

Vitali, durante la Commissione, ha ricostruito un po' la cronistoria degli arrivi di migranti in Valle in questi ultimi anno, a partire da tre anni fa: “Il 9 luglio 2014 – ha spiegato il dirigente – c'è stato il primo arrivo di cittadini stranieri assegnati dal Ministero dell'Interno. Da allora 751 cittadini complessivi sono stati trasferiti in regione, e a fine settembre ne risultavano in accoglienza 320”.

Il numero restante ha scelto invece un'altra strada: “431 persone sono uscite dall'accoglienza – prosegue Vitali – e 126 di questi sono andati via subito dopo l'arrivo in Valle, hanno ritenuto di cercare altre strade, senza presentare domanda di protezione internazionale”. Tra questi, stando ai numeri dell'Ufficio Affari di Prefettura, 111 sono invece usciti dopo il diniego della richiesta di protezione, 66 dopo averla invece ottenuta e 114 prima di riuscire ad ottenerla.

“Molti scelgono volontariamente di andarsene – prosegue Vitali – mentre in 17 casi è stata disposta la revoca dell'accoglienza per violazioni gravi e ripetute delle regole delle strutture che li ospitano, mentre in 2 casi la revoca misure è avvenuta perché è stata accertata la disponibilità di condizioni economiche per il sostentamento, ovvero hanno trovato un lavoro che copre l'importo dell'assegno sociale”.

Sui numeri generali Vitali mette in fila gli arrivi di questi ultimi anni, gestiti da 6 soggetti (Leone Rosso, l'associazione temporanea di imprese formata da la cooperativa La Sorgente e il consorzio Trait d'Union, la Caritas diocesana, l'Ati composta da Arc en Ciel e Proges, la cooperativa Coserco e Pollicino): “Nel 2014 le quote assegnate dal Ministero erano 153, ci sono stati 4 trasferimenti per 67 migranti trasferiti. Nel 2015 la quota è stata alzata a 428 con 5 trasferimenti e 128 cittadini trasferiti. Nel 2016 invece la quota assegnata è stata di 602, per 12 trasferimenti totali e 305 migranti trasferiti. Infine nel 2017, al 30 settembre, la quota è scesa per il cosiddetto 'Piano Anci' che affida 6 quote per ogni comune, quindi 444. I trasferimenti sono stati 13 ed il numero di cittadini è sceso a 251 arrivi”.

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