Aosta – nei primi mesi del 2016 – è arrivata al 63% circa di raccolta differenziata con nel mirino l’obiettivo, normato dalla finanziaria, di raggiungere il 65% nel 2016.
Questo il dato emerso stamattina dalla prima riunione dell’Osservatorio comunale dei Rifiuti, annunciato dal Dirigente comunale all’Ambiente e Igiene Urbana Marco Framarin: “Grazie all’introduzione della raccolta della frazione organica – ha spiegato Framarin – e alla variazione dei flussi nel 2015 abbiamo raggiunto il 56% di raccolta differenziata. Contiamo, visti risultati dei primi due mesi di quest’anno, di arrivare al 65% entro fine 2016 evitando anche le sanzioni che verranno introdotte a livello statale”.
Risultato che fa il paio con una diminuzione complessiva dei rifiuti abbastanza costante dal 2010 al 2015 ed un aumento degli utenti che svolgono il compostaggio domestico, che negli ultimi due anni sono passati da 632 a 710.
È stata confermata, sempre da Framarin, l’applicazione del servizio ‘porta a porta’ su tutto il territorio comunale, mentre è tramontato definitivamente il progetto per l’isola ecologica di Entrebin: “Nel piano finanziario 2016 è contenuta la proposta di evitare la realizzazione di questo centro di conferimento. I dati di presso le due Isole ecologiche (quella di Via Caduti del Lavoro e quella di Montfleury, ndr, che nel 2015 hanno avuto rispettivamente 13.702 e 13.586 accessi) sono buoni, e non siamo ancora alla saturazione dei due centri. Ci è sembrato opportuno evitare questa spesa che poco aggiungerebbe all’utenza coinvolta”. Risorse risparmiate che verranno reinvestite nel Centro storico, dove l’amministrazione sta studiando un ‘potenziamento’ degli attuali cestini e l’introduzione dei posacenere.
Per risolvere i problemi di Viale della Pace, invece, essendo area mercatale, l’ipotesi ventilata porterebbe a “Punti di raccolta tecnologici mobili che possano essere spostati in occasione di sagre, manifestazioni e quando ci sia necessità”, come spiegato da Jean-Louis Quendoz.
Fondamentali, poi, le prospettive del Comune che secondo Carola Carpinello de L’Altra Valle d’Aosta dovrebbe osare di più: “Il 65% di raccolta differenziata va bene, ma puntiamo più in alto e ad un’ottima qualità del riciclato, credo siamo in grado di farlo. L’obiettivo della città di Aosta di arrivare al 65% è a portata di mano, ma qual è l’obiettivo della città a lungo termine?”. Poi, sulla qualità della differenziata aggiunge: “Sul passaggio da tassa a tariffa diciamo che i PTR sono un passo indietro perché chi conferisce altre frazioni deve farlo in maniera corretta, sennò la tentazione di infilare rifiuti in altri flussi è forte. Dove c’è la ‘tariffa puntuale’ con il porta a porta non è così, e si paga sul bidone come sarà fatto fuori dal centro storico. A volte nell’organico dei PTR si trova qualsiasi cosa, il che porta ad una grossa riduzione della qualità”.
Sulle finalità è ottimista Delio Donzel, Assessore comunale all’Ambiente: “L’obiettivo quest’anno è sensibilizzare ancora di più i cittadini. Io credo si possa arrivare facilmente all’80% di raccolta differenziata, contando che 11 anni fa partivamo dal 20% scarso, ma è necessario continuare ad informare la cittadinanza in maniera sempre più chiara e intensa”.
E sui lavori dell’Osservatorio aggiunge: “Il Comune di Aosta è all’avanguardia sui rifiuti e vuole continuare ad esserlo. Siamo l’unico comune in Valle con un Osservatorio dedicato, e spero che altri lo attivino, anche le Unités des Communes, perché è importante trovare delle soluzioni condivise”.