Riforma enti locali, Gerandin: “Non ci sono vincitori, né vinti”

Elso Gerandin, riconfermato presidente del Celva, torna a parlare della vicenda sugli enti locali, smentendo l'esistenza di contrapposizioni con la Regione.
Elso Gerandin
Politica

"Non vedo oggi nessuna contrapposizione fra enti locali e Regione, e, in questa fase, non ci sono e non ci possono essere né vincitori né vinti”. Elso Gerandin, riconfermato presidente del Celva, torna a parlare della vicenda sugli enti locali, smentendo l’esistenza di contrapposizioni con la Regione.

Come già emerso ad Aymavilles, durante la serata organizzata dalla sezione Uv di Jovencan, la riforma degli enti locali che sta prendendo corpo sembra voler trarre ispirazione dalla Spending review ma seguendo un proprio percorso, legittimato dalle competenze primarie della regione sulla materia.

“Questa rivendicazione delle proprie competenze statutarie – spiega Elso Gerandin –  richiede una forte assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni valdostane. Le norme previste nell’articolo 19 e 20 del DL 95/2012 “Spending review” perseguono obiettivi di semplificazione del quadro istituzionale e di razionalizzazione della spesa pubblica. Al di là di come tali norme possano impattare sulla nostra legislazione, è evidente che la Valle d’Aosta deve, attraverso una propria riforma, perseguire tali obiettivi generali che non possono che essere condivisibili. Oggi, infatti, si pone anche in Valle d’Aosta la necessità di una riflessione in merito alla sostenibilità dell’attuale ordinamento degli enti locali e del suo sistema finanziario, tale da richiedere una riforma importante e visibile. Riforma degli enti locali, che non può che essere realizzata in strettissima collaborazione con l’Amministrazione regionale."

Secondo Gerandin: "Gli enti locali escono da questa fase più forti e coesi, anche perché più consapevoli della posta in gioco e della necessità di rafforzare la sinergia fra enti locali e Regione. Il tavolo di lavoro interistituzionale va proprio in questo senso. L’auspicio è quello di riuscire a ricreare quelle condizioni che hanno portato il sistema delle Autonomie della Valle d’Aosta circa 15 anni fa ad elaborare una grande riforma degli enti locali”.

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