Una riunione lunga e funestata, ieri sera tra le file del Partito Democratico, e un fine settimana che si prospetta pieno di pensieri, almeno nelle teste della maggioranza al Comune di Aosta. Il 'Day after', oggi, sembra ancora più incerto, con le posizioni 'tira e molla' dei tre partiti al governo, Pd, Uv ed Epav, e all'opposizione in Regione. Ieri più vicini, oggi decisamente più distanti.
La certezza, per così dire, è una sola: Il Partito Democratico, se rimpasto di giunta – con tanto di 'cacciata' dell'attuale assessore alle Finanze in quota Stella Alpina Carlo Marzi – deve essere, chiede la fiducia dei due compagni di avventura. Non si fida, il Pd, della tenuta di una maggioranza che dai 20 componenti attuali passerà a 18. E ci passerà comunque, sia che Stella Alpina, con Marzi e Migliorin, passi all'opposizione pagando il ribaltone che ha portato al governo Marquis in Regione, sia che resti al governo. In quel caso, in minoranza, andrebbero di filata i due Epav Girasole e Dosio.
Sulla decisione che pende sulla testa di Marzi – per lui sembra essere comunque pronto il posto di segretario particolare del Presidente Marquis – tutti sembrano essere d'accordo, ma la questione si fa più complessa. Il Sindaco Fulvio Centoz perderebbe quindi due voti in maggioranza comunque, ma una biforcazione 'amletica' lo inquieta: da un lato il Pd che sembrerebbe rivendicare un assessorato che attualmente non ha, esprimendo solo il Sindaco, con ragionamenti che andrebbero a coinvolgere anche la Presidenza del Consiglio attualmente in capo al dem Michele Monteleone. Dall'altra c'è quella Union Valdôtaine che, in questi due anni, non ha perso occasione per mettere la maggioranza in difficoltà. E non si tratta solo del 'ribelle' Vincenzo Caminiti, dal momento che la querelle 'Bando anziani' – con i quattro assessori del Mouvement Marcoz, Sorbara, Paron e Lancerotto in testa a mandare sotto la maggioranza – brucia ancora.
Il Pd prende tempo, e chiede che al documento politico che suggellerebbe la 'Triplice alleanza' tra dem, Uv ed Epav, si affianchi un documento programmatico con qualche punto fermo – da presentare ai 18 di maggioranza – dal quale partire operativamente a rimpasto avvenuto. Una sorta di 'clausola di salvaguardia' che però sembrerebbe innervosire i compagni di governo, con l'Epav che scalpita – non è un mistero che Girasole sia in odore di un assessorato – e l'Union Valdôtaine che si è 'ricompattata', volente o nolente, sulla linea di Rollandin. Cioè la 'linea dura': Marzi deve pagare il tradimento di Stella Alpina in Regione.
Le posizioni Uv/Epav sembrano invece chiare: prima si firma il documento politico che sancisce la nuova coalizione a tre, poi si può discutere di deleghe assessorili. Anche perché tra meno di un anno ci saranno di fila le Elezioni Politiche e le Regionali, e nessuno vuole arrivare a presentarsi in campagna elettorale senza una collocazione precisa e col fiato corto.
Il prossimo incontro è previsto per lunedì 8 maggio, quando le delegazioni dei tre movimenti potrebbero arrivare ad una conclusione, confrontando cioè i punti programmatici sui quali il nuovo governo comunale 'rimpastato' dovrebbe muoversi.