Nuovo incontro, questo pomeriggio alle 17, tra Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste. Un ‘faccia a faccia’ segreto, durato poco meno di un’ora, nuovamente nella sede del ‘Leone dorato’ di Charvensod, dal quale i due movimenti escono con le bocche rigorosamente cucite.
Cucitissima quella del Presidente del ‘Mouvement’ Ennio Pastoret, ancor più quella del Presidente della Giunta Augusto Rollandin che non rilasciano nessuna dichiarazione. Per l’unica battuta – telegrafica – bisogna aspettare il Vicepresidente UVP Fabio Marra: “Questo incontro – ha spiegato – era stato deciso per aggiornarsi per definire i contenuti sui quali discutere. Un incontro positivo, c’è stata la volontà da parte di tutti di parlare di contenuti”.
Contenuti che, stando a quanto afferma Marra, non hanno coinvolto il tema della Riforma costituzionale, e che ne hanno fatto del meeting odierno un incontro un po’ più che ‘interlocutorio’, come sono stati bollati gli altri di questi mesi.
Nonostante sia negato da tutte le parti questo summit potrebbe però essere stato l’anticamera dell’allargamento di maggioranza di cui si parla da tempo, che potrebbe concretizzarsi nel Consiglio Valle del 7 e 8 giugno, e che arriva in seguito alla riunione di maggioranza regionale di questa mattina – allargata anche alle segreterie di Union, Stella Alpina e PD – nella quale si è parlato di nuovi punti da inserire nel programma di governo (riforme, trasporti, casinò, cultura, sviluppo economico), temi già messi sul tavolo da Uvp durante gli scorsi incontri.
Ufficialmente sul tavolo non c’è ancora la questione delle poltrone che come ovvio però sta scaldando gli animi e le tensioni soprattutto fra Uvp e Stella Alpina. I primi vorrebbero poter fare a meno dell’Edelweiss, per giustificare un nuovo progetto politico e anche perché le aspirazioni dei progressisti sono concentrate sui posti di governo ora occupati dagli stelluti. Andrea Rosset sarebbe, infatti, interessato ai Lavori pubblici (il gruppo dopo essersi astenuto in Commissione sul programma triennale dei Lavori pubblici ha votato a favore nell’ultimo consiglio) mentre Laurent Viérin punta allo scranno della Presidenza del Consiglio. Viérin potrebbe decidere però di restare fuori dai giochi in attesa delle elezioni politiche lasciando così spazio a Sandro Nogara che scalzerebbe Renzo Testolin (Uv) all’agricoltura.
