Per gli esercizi commerciali ed i bar e ristoranti il tanto atteso 4 maggio non segnerà la data di riapertura della attività: i negozi dovranno aspettare il 18 maggio, mentre bar e ristoranti il 1° giugno. A fronte di adeguate misure di prevenzione della salute dei cittadini e considerando le difficoltà economiche che stringono gli esercenti, l’Associazione civica Rinascimento Aosta chiede alla Presidenza della Regione ed alla Prefettura di far riaprire tali attività dal 4 maggio.
Con le dovute misure di sicurezza, appunto, che per bar e caffetterie si tradurrebbero in una distanza di minimo due metri tra ogni tavolino all’interno, “posizionamento di parafiato tra i commensali al tavolo distanti comunque almeno un metro l’uno dall’altro, camerieri con guanti e visiere di plexi, no servizio al banco, no stazionamento in piedi, Gel a disposizione. Se all’aperto autorizzazione d’ufficio senza passaggi amministrativi per i dehors della scorsa stagione, distanziamento dei tavoli min. metri due, camerieri con maschera plexi e guanti e consumatori con mascherina e guanti. Gel a disposizione. In entrambi i casi obbligo di sanificazione degli spazi con conegrina o alcol in un’ora di chiusura giornaliera”.
Stesso discorso per gli esercizi commerciali al dettaglio, con una serie di misure di prevenzione ancora più stringenti di quelle attuali: “accesso di una sola persona alla volta, commessi dotati di maschera plexi, parafiato alle casse e banconi, controllo di temperatura a inizio turno dei commessi e consumatori con mascherina e guanti. Gel a disposizione. Obbligo di sanificazione degli spazi con conegrina o alcol in un’ora di chiusura giornaliera”.
Infine, l’associazione presieduta da Giovanni Girardini chiede di esplicitare e confermare quanto non chiaro nell’ultimo DCPM in relazione a corsa e passeggiate, e cioè che tali attività siano consentite “anche nei Comuni valdostani confinanti con il proprio purché con partenza dal proprio Comune e ritorno allo stesso, rispettando in ogni caso sempre la distanza di minimo metri due da eventuali altri soggetti in allenamento fisico”.
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Vorrei vedere i clienti del bar sorbirsi lo spritz con la mascherina