Accolti i ricorsi di Oyace, Gignod e Valgrisenche: le liste riammesse alle elezioni comunali

Il Tribunale ha annullato gli atti di esclusione e disposto la riammissione delle liste alla competizione elettorale.
Ricorso elettorale al Tar
Politica

Non ci sarà nessun commissariamento ad Oyace e Gignod. Il Tar della Valle d’Aosta ha accolto, infatti, i ricorsi presentati dalle due sindache Stefania Clos e Gabriella Farcoz.

La lista Pour Oyace era stata esclusa dalle elezioni comunali del 28 settembre 2025 per l’assenza del contrassegno grafico sul modulo delle firme. Secondo la Commissione elettorale circondariale, la mancanza del simbolo comportava l’irregolarità della lista. I giudici amministrativi hanno però ritenuto che la descrizione del contrassegno, unita all’indicazione puntuale dei candidati, alla presenza di un’unica lista nel comune e alla partecipazione con lo stesso simbolo alle precedenti elezioni, garantisse comunque la consapevolezza dei sottoscrittori. Il Tribunale ha annullato gli atti di esclusione e disposto la riammissione della lista “Pour Oyace” alla competizione elettorale.

“Sono molto contenta, questo è un bel segnale per la democrazia che lascia ben sperare – dice la sindaca di Oyace, Stefania Clos, a capo della lista “Pour Oyace”, l’unica in corsa alle prossime comunali -. Mi ha fatto piacere leggere la sentenza che è entrata nella sostanza della vicenda e il buon senso ha prevalso. Per un piccolo comune come Oyace di 200 residenti e 170 elettori dove già si fa fatica a chiudere una lista il commissariamento sarebbe stato danno un danno oltre misura”.

Nel caso di Gignod invece la Commissione elettorale circondariale di Aosta aveva ricusato la lista rilevando che i fogli con le firme dei sottoscrittori non erano uniti a quello con il contrassegno. I ricorrenti avevano però presentato entro i termini un nuovo modulo in formato A3 con il simbolo, i dati dei candidati e 17 firme autenticate dal segretario comunale, numero superiore al minimo richiesto. Il Tribunale ha ritenuto che tale documentazione fosse idonea a garantire la consapevolezza dei firmatari, anche in considerazione del fatto che a Gignod era stata presentata un’unica lista.

“Io non giudico la commissione elettorale che sicuramente si è attenuta alle regole – dice Gabriella Farcoz, sindaca di Gignod e candidata per un secondo mandato alla guida dell’unica lista “Vivre Gignod” – ma riconosco il buon senso di giudici del Tar che hanno fatto una riflessione importante riconoscendo l’importanza della sostanza rispetto alla forma e la sostanza in questo caso e non commissariare un comune, non lasciarlo senza un’amministrazione per una causa banale”.

Accolto anche il ricorso della lista “Unis on réussit” che candida a sindaco Riccardo Moret a Valgrisenche contro Daris Luboz, l’attuale vicesindaco del comune.

I giudici hanno ritenuto che la consapevolezza dei sottoscrittori fosse comunque dimostrata da più elementi: firme autenticate dal segretario comunale, la presenza di sole due liste in competizione con diversa numerosità di firme, piccole dimensioni del Comune e dichiarazioni del segretario e dei firmatari sulla sottoscrizione contestuale.

Attese nel pomeriggio le sentenze del Tar sui ricorsi elettorali di Oyace, Gignod e Valgrisenche

Sono attese nel pomeriggio di oggi le sentenze del Tar sui ricorsi elettorali presentati dalle liste di Oyace, Gignod e Valgrisenche escluse dalle elezioni comunali del prossimo 28 settembre per alcune irregolarità nella presentazione della documentazione sollevate dalla commissione elettorale circondariale di Aosta. I ricorsi sono stati discussi questa mattina davanti alla presidente del Tar, Giuseppina Adamo, e ai referendari Alessandro Cappadonia e Nicola Pistilli. A ricorrere sono state le liste uniche “Pour Oyace”, difesa dall’avvocato Alberto Savatteri,  “Vivre Gignod – Lista civica”, difesa dagli avvocati Herbert d’Herin e Riccardo Viriglio – per i due comuni, il rischio è il commissariamento – e la lista “Unis on réussit”  del candidato sindaco Riccardo Moret, una delle due in corsa a Valgrisenche, difesa dall’avvocata Veronica Contoz.

 

I giudici del Tar per il ricorso di Oyace Gignod e Valgrisenche
I giudici del Tar per il ricorso di Oyace Gignod e Valgrisenche

Depositati al Tar i ricorsi delle liste escluse a Oyace, Gignod e Valgrisenche

29 agosto 2025

Mancano un contrassegno e una pinzata. Errori di forma su cui dovrà esprimersi il Tar della Valle d’Aosta che, tra ieri e oggi, ha ricevuto i ricorsi delle liste di Oyace e Gignod, le uniche in corsa nei rispettivi comuni alle elezioni del prossimo 28 settembre, escluse dalla competizione dalla Commissione elettorale circondariale di Aosta per alcune irregolarità nella documentazione presentata. In entrambi i casi, i ricorrenti chiedono l’annullamento del provvedimento di esclusione e la riammissione alla corsa elettorale. Se la richiesta verrà respinta, si apre la strada del commissariamento.

Due i ricorsi della lista “Pour Oyace”

Sono due i ricorsi presentati dalla lista “Pour Oyace”, redatti dall’avvocato Alberto Savatteri del Foro di Torino. La lista – che candida la sindaca uscente Stefania Clos e Angelo Favre nel ruolo di vice – è stata esclusa per la mancata apposizione del contrassegno sul modulo con le firme dei sottoscrittori della lista. “Abbiamo deciso di fare due ricorsi, uno come lista e uno da parte dei sottoscrittori della lista. È un rafforzativo di ciò che sosteniamo”, spiega Clos.

Nei ricorsi, si legge che quanto contestato dalla Commissione elettorale “pare collidere con quanto indicato nel verbale di presentazione delle candidature sottoscritto del segretario del Comune di Oyace in data 25 agosto 2025”, dove “è affermato che il deposito della dichiarazione di presentazione delle candidature è avvenuto su un modulo ‘recante il contrassegno la Tornalla con la scritta pour Oyace’”. Nonostante ciò, il provvedimento adottato dalla Commissione elettorale “sarebbe comunque illegittimo”.

Con una sentenza del 2020, il Tar dell’Abruzzo ha, infatti, ritenuto che “può ammettersi la validità della presentazione di una lista pur in assenza della materiale incorporazione del contrassegno” quando “da circostanze univoche emerga la piena consapevolezza dei firmatari in merito alla riferibilità della sottoscrizione ad una determinata lista con una specifica composizione”.

La documentazione presentata per la candidatura della lista “Pour Oyace” “contiene le copie del contrassegno in ben sei esemplari e il programma amministrativo nel quale è apposto il contrassegno”, elementi da cui “pare potersi agevolmente evincere che i sottoscrittori della lista ben fossero consapevoli della documentazione presentata per la sua partecipazione alla competizione elettorale”. Non solo. Quella capitanata da Clos e Favre è  è l’unica lista candidata alle comunali di Oyace – dove si contano 172 elettori – quindi “nessun equivoco potrebbe comunque sorgere in ordine alla piena consapevolezza da parte dei suoi sottoscrittori dell’identità del contrassegno della lista”, già in corsa con lo stesso simbolo nel 2020. A ciò si aggiunge la considerazione che “molti dei sottoscrittori della lista sono parenti dei candidati”.

Per l’avvocato Savatteri, il caso di Oyace è diverso da quello delle comunali di Aosta del 2020, che portò all’esclusione delle liste di Stella Alpina e Movimento 5 Stelle. Anche in questo caso le liste erano state escluse dalla commissione elettorale per la mancanza del contrassegno ma il loro ricorso fu respinto sia dal Tar che dal Consiglio di Stato che ritennero “non sussistenti gli elementi idonei che, nonostante l’assenza dell’apposizione del contrassegno, potessero escludere la possibilità anche solo di dubitarsi che la raccolta delle firme fosse stata attuata mediante inammissibili artifici, o comunque irregolarmente e che i sottoscrittori della lista non fossero inconsapevoli dell’identità del simbolo”. Questo perché, a differenza di Oyace, le liste escluse non erano le sole presentate per le elezioni amministrative del Comune di Aosta.

I fogli non rilegati della lista “Vivre Gignod”

Diversa la situazione della lista “Vivre Gignod – Lista civica” che vede la ricandidatura della sindaca e del vicesindaco uscenti, Gabriella Farcoz e Nadir Rollandin. Ad essere contestato è l’utilizzo di fogli A4 separati anziché rilegati per la presentazione dei dati dei candidati consiglieri comunali, il contrassegno e le 30 sottoscrizioni. La lista ha provato a integrare la documentazione presentando un nuovo foglio in formato A3 con le firme di 17 dei 30 sottoscrittori iniziali (ne sono sufficienti 15 nei comuni tra 1.001 e 3.000 abitanti) entro le 20 di lunedì scorso 25 agosto, termine ultimo per la presentazione delle candidature, ma il tentativo non è stato preso in considerazione dalla Commissione elettorale che lo ha bollato come “una modalità irrituale di ‘auto’ soccorso istruttorio, non consentito nei casi di palese invalidità della lista come quello di cui trattasi (raccolta delle firme su fogli mobili, privi degli elementi essenziali)”.

Nel ricorso, preparato dagli avvocati Riccardo Virgilio del Foro di Torino e Hebert D’Herin del Foro di Aosta, si chiede al Tar di decidere se “siano ammesse o meno integrazioni entro il termine ultimo stabilito per la presentazione della lista”, considerando che, nel caso specifico, “i 17 sottoscrittori del pomeriggio rientrano nel novero dei 30 sottoscrittori del mattino” e “sono sufficienti per la presentazione di una lista in un Comune come quello di Gignod”. Inoltre, “l’integrazione del pomeriggio con le 17 sottoscrizioni è stata fatta su un modulo stampato in A3, sicuramente unitario anche sotto il profilo materiale” e “entro il termine ultimo per la presentazione delle liste”.

Per i ricorrenti, è “inequivocabile che i 17 sottoscrittori del pomeriggio – rientranti nel novero dei 30 sottoscrittori del mattino – fossero consapevoli di dare, nel lasso temporale consentito ad ogni lista per tale operazione in condizioni di assoluta parità, il proprio appoggio a quella e solo a quella determinata lista e ai relativi candidati. Ma di ciò illegittimamente la Commissione di Aosta non si è avveduta”.

Ricorre anche la lista di Moret a Valgrisenche

A fare ricorso è stata anche la lista “Unis on réussit” del candidato sindaco Riccardo Moret, in corsa alle elezioni di Valgrisenche contro quella capitanata da Daris Luboz, esclusa per l’”assenza della valida sottoscrizione di almeno 5 elettori” dovuta alla mancata rilegatura di alcuni fogli. Nel documento, redatto, dall’avvocata Veronica Contoz del Foro di Aosta, il candidato sindaco Moret e il delegato di lista Germano Bois ricorrono contro la commissione elettorale, la Regione il Ministero degli Interni e la lista avversaria chiedendo la riammissione alla competizione elettorale.

Anche in questo caso, non sono state prese in considerazione la possibilità di integrare la documentazione entro la scadenza delle presentazioni delle liste e la dichiarazione, inviata dal segretario del comune di Valgrisenche, in cui accertava di aver autenticato personalmente le firme “in un’unica sessione e alla presenza di tutti i sottoscrittori”. Per questo, nel testo del ricorso, si sottolinea la “piena consapevolezza dei cittadini elettori in relazione alla finalità della propria sottoscrizione”. Tutti i ricorsi elettorali depositati sono già stati assegnati alla Sezione che dovrà trattarli e proposti per l’udienza, che si terrà lunedì prossimo, 1° settembre, in mattinata: è quindi attesa la loro definizione.

Esclusione delle liste, Oyace e Gignod verso il ricorso al Tar

27 agosto 2025 – Ore 12.28

Il Tribunale amministrativo regionale
Le liste di Oyace e Gignod faranno ricorso al Tar contro le contestazioni sollevate dalla commissione elettorale che ha decretato la loro esclusione dalle elezioni comunali del prossimo 28 settembre. Trattandosi in entrambi i casi di liste uniche, i due comuni sono ora a rischio commissariamento.
“Abbiamo ricevuto ieri sera tardi la notifica e la lista è stata esclusa per la mancanza del contrassegno sul modulo dove ci sono le firme dei sottoscrittori – spiega la sindaca di Oyace, Stefania Clos, a capo della lista esclusa -. Faremo ricorso al Tar perché non è normale, ho qualche perplessità in merito”.
A preparare la documentazione – che va presentata al Tribunale amministrativo regionale entro venerdì – è un legale di Torino, esperto in diritto elettorale. “È evidente che è una svista e esistono dei verbali di accettazione di candidatura della lista dove non viene rilevato nessun errore”, prosegue la sindaca. Sulla possibile vittoria del ricorso, “il legale che abbiamo contattato è molto positivo”.
Parla di “mero errore di forma” la sindaca di Gignod, Gabriella Farcoz, anche lei alla guida della lista esclusa. “Anche noi stiamo preparando il ricorso al Tar – spiega -. La contestazione riguarda la non rilegatura dei fogli di raccolta delle firme dei sottoscrittori della lista. Era tutto regolarmente autenticato ma i fogli non sono stati pinzati. Facciamo ricorso sperando che la sostanza valga più della forma. Sono speranzosa”.

Valutazioni in corso per un eventuale ricorso da parte invece di Riccardo Moret, candidato sindaco a Valgrisenche in contrapposizione alla lista della maggioranza uscente che propone Daris Luboz per la fusciacca di sindaco.

“Sono amareggiato ma sereno” dice Riccardo Moret, spiegando come il problema sollevato è “una graffetta dimenticata per dare continuità a un foglio o almeno così dovrebbe essere, perché scritto in burocratese. ” Sul possibile ricorso al Tar il candidato sindaco non si sbilancia. “Vedremo cosa fare, nella vita ci sono già tantissime cose da fare. Il nostro obiettivo era di presentare una visione diversa per il paese, se non ci saremo non mi strapperò la pelle”.

Rischio commissariamento per i comuni di Oyace e Gignod, irregolarità nella presentazione dell’unica lista

26 agosto 2025

Rischio commissariamento per i Comuni di Oyace e Gignod.
Ad Oyace l’unica lista in corsa per le elezioni comunali del prossimo 28 settembre – guidata dalla sindaca uscente Stefania Clos e dal vice Angelo Favre – è stata contestata un’irregolarità nei moduli presentati e il rischio è che venga esclusa dalla competizione elettorale.

“Non ho ancora ricevuto la notifica formale ma quello che mi hanno detto a voce è che non sono stati posti due contrassegni su due moduli – spiega Clos -. Ho già contattato un legale e non appena leggeremo la contestazione capiremo come agire. Secondo gli uffici della Regione si tratta di un errore non sanabile mentre i legali che ho contattato mi dicono che secondo loro è sanabile. Va letta la notifica per essere più certi di ciò che bisogna fare. Al momento navighiamo nel buio”.

In questi casi, è possibile presentare “un reclamo alla commissione elettorale o direttamente un ricorso al Tar – conclude la sindaca -, siamo più indirizzati a rivolgerci al Tar che non altrove”.

La Commissione elettorale circondariale al termine delle verifiche delle liste presentate per le elezioni comunali del prossimo 28 settembre ha escluso anche la lista unica per il Comune di Gignod della sindaca uscente Gabriella Farcoz con vice Nadir Rollandin e la lista del candidato sindaco Riccardo Moret per il Comune di Valgrisenche, con vice Fabrizio Bovard. Nel comune è presente un’altra lista, quella del candidato sindaco Daris Luboz.

Esclusa infine anche la candidatura di Patrick Gerard nella lista del sindaco Denis Truc per il Comune di Cogne per irregolarità nell’accettazione della candidatura.

“In considerazione della totale assenza di motivi di incandidabilità, ineleggibilità o ulteriori cause ostative, è in corso di valutazione un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. – spiega in serata una nota del candidato sindaco Truc –
Confermando piena fiducia nelle competenze del candidato e del valore per la squadra, proseguiremo determinatamente la nostra campagna elettorale, con la stessa forza e convinzione che ci hanno guidati fin dall’inizio”.

Ammesse invece tutte le 11 liste presentate ad Aosta.

5 risposte

  1. Ma se non siete in grado di presentare un documento seguendo le istruzioni fornite volete amministrare i beni e i servizi del vostri concittadini?

    1. A Oyace stanno governando dalla scorsa legislatura e non credo male. Un errore sulla modulistica, in questa nostra Italia iper burocratica e bizantina, mi sembra quasi inevitabile.

      1. Non metto in discussione la buona fede o la buona volontà di queste persone ma errori madornali come questi non si possono sentire.
        E non sarei troppo benevolo verso coloro che poi la burocrazia, per loro, sarà il pane quotidiano.

        1. Forse non hai letto bene la mia risposta: la lista di Oyace ripresenta più o meno gli stessi che stanno concludendo il mandato di sindaco, ecc., e non risulta che abbiano mal governato o che si siano intoppati in qualche problema burocratico durante il loro mandato. Questa modulistica di presentazione della lista si usa una volta ogni cinque anni, e magari è stata pure modificata nel frattempo, una svista, tutto qua.
          Non credo che il commissariamento sia una soluzione migliore. Anche perché poi si dovrebbe comunque andare ad elezioni.

  2. Beh ma mi pare giusto commissariare un comune perchè “non sono stati posti due contrassegni su due moduli”….. GIUSTISSIMO!!
    Ma il buon senso dov’è finito?????
    Complimentoni!

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