Augusto Rollandin non nasconde la sorpresa riservatagli alla firma dell’accordo con Calderoli sul nuovo meccanismo di riparto fiscale per la Valle d’Aosta. Accanto al ministro per la semplificazione normativa erano presenti, infatti, anche quello delle Riforme, Bossi, e dell’Interno, Maroni. “Non erano previsti, ma hanno voluto sottolineare di aver guardato alla nostra situazione” ha dichiarato oggi il presidente della Regione durante la consueta conferenza stampa della Giunta regionale.
Rollandin è soddisfatto. “L’accordo sottoscritto con il ministro Calderoli – ha dichiarato – conclude una trattativa importante e mette in evidenza una formula unica, nel senso che è stata data una dilazione delle riduzioni del finanziamento alla Regione”. Secondo il presidente della Regione nella negoziazione la Valle ha rivendicato il credito nei confronti dello Stato: un ‘tesoretto’ che è pari a più di 300 milioni di euro. Soldi, però, che lo Stato non è in grado di restituire. Da qui la mediazione: se non potete restituirci il tesoretto, almeno non chiedeteci una riduzione immediata di 211milioni di euro. “Grazie a questa gradualità abbiamo generato un risparmio di 395milioni di euro”, ha detto Rollandin.
La firma dell’accordo sul federalismo fiscale, che è già stato inserito nella Finanziaria, prevede l’eliminazione progressiva dell’Iva da importazione che verrà ridotta di 239milioni nel 2001, di 244 nel 2012, di 256 nel 2013, di 259 nel 2014, di 307 nel 2015, di 316 nel 2016 e di 332milioni a partire dal 2017. Come contropartita, con il nuovo ordinamento finanziario, lo Stato prevede di garantire alla Regione 157,5 milioni nel 2011, 148,7milioni sia nel 2012 che nel 2013 e 143,5milioni a partire dal 2014 fino al 2017. Il risultato di questa sottrazione, dunque, consiste in un taglio delle risorse regionali pari a 104,5milioni di euro l’anno prossimo. Una cifra che aumenterà fino a 211,5milioni di euro a partire dal 2017.
L’accordo sul federalismo fiscale prevede anche il trasferimento alla Valle di competenze sui servizi ferroviari locali, con minori oneri per lo Stato pari a 23milioni di euro.
A sostenere fortemente l’accordo sottoscritto con Roma sono il Popolo della Libertà e la Lega: “Tutte queste provvidenze – hanno scritto i rispettivi segretari Giorgio Bongiorno e Sergio Ferrero – vanno nella direzione di compensare largamente l’effetto di tagli alla spesa pubblica che avrebbero gradualmente privato l’esecutivo regionale di importanti capitoli di spesa e di investimento a favore dei cittadini valdostani”.
L’effetto congiunto di federalismo fiscale e manovra finanziaria, secondo l’Alpe, produrranno una riduzione di 1050 euro per ogni cittadino valdostano. “L’accordo politico sottoscritto da Rollandin – dichiara Carlo Perrin, leader di Alpe – è provvisorio ed estremamente debole. Il governo Berlusconi è a fine corsa e non c’è nessuna garanzia che possa rispettare gli impegni presi. E’ la prima volta dal 1981 che il bilancio di risorse decresce in termini di risorse”. A rincarare la dose è Roberto Louvin: “Parlano di limitazioni della spesa cercando di minimizzare. Ma in questo modo è andato in fumo un tesoretto che era di 300milioni di euro che era un nostro diritto”.
Canta fuori dal coro del suo partito, l’Union Valdotaine, e affiancandosi alle critiche dell’opposizione Luciano Caveri che sul suo Blog critica il percorso con cui si è arrivati all’accordo con Calderoli: la stabilità del governo è precaria e “può creare diverse perturbazioni nel cammino fra intesa e norme di legge. Tecnicismi? Tutt’altro. Ho imparato in anni di attività parlamentare e nell’esperienza regionale che l’autonomia politica funziona solo se c’è chiarezza nelle norme giuridiche. Il resto, molto spesso, sono chiacchiere”.