Rollandin torna a chiedere più risorse per la montagna al Comitato europeo delle Regioni

Rollandin è intervenuto oggi, giovedì 17 giugno, sul dibattito "Le sfide attuali e future per le regioni e le città europee", con la partecipazione di Mari Kiviniemi, Segretario generale aggiunto dell'Ocse.
Politica

Trasferta a Bruxelles per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, impegnato alla 118a Sessione Plenaria del Comitato europeo delle Regioni.

Rollandin è intervenuto oggi, giovedì 17 giugno, sul dibattito "Le sfide attuali e future per le regioni e le città europee", con la partecipazione di Mari Kiviniemi, Segretario generale aggiunto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).

"L’Ocse svolge un lavoro di grande importanza per il Comitato delle Regioni e per le amministrazioni locali e regionali – ha sottolineato il Presidente Rollandin – e ha prodotto negli anni una grande e utilissima mole di dati e indicatori sulle aree urbane e rurali. Aree urbane e rurali che vengono viste in modo improprio come entità separate. La conseguenz  è che le aree rurali e di montagna, che rivestono un’importanza straordinaria sotto il profilo ambientale, tendono allo spopolamento a beneficio delle aree urbane, verso le quali non si spostano solo i flussi migratori interni ma anche le priorità politiche ed economiche dell’Unione Europea".

Il Presidente ha quindi lamentato la "mancanza di risorse economiche adeguate" che "rende più difficile l’erogazione dei servizi di base per le popolazioni locali che sono costrette a spostarsi verso poli economici più forti. La diffusione della banda larga nelle aree isolate, rurali e di montagna deve essere affrontata con investimenti strutturali adeguati. Sottovalutare questi problemi innesta conseguenze non solo sociali ed economiche, ma anche ambientali, indebolendo la fondamentale opera di mantenimento del territorio, riducendo l’azione di protezione della pianura, e aumentando l’emorragia demografica che desertifica la media montagna".

L’auspicio del Presidente della Regione è stato, quindi, che gli indirizzi e le raccomandazioni dell’Ocse per le future politiche di sviluppo regionale e di coesione post 2020 siano "in grado di riequilibrare il rapporto fra città e zone rurali in un rinnovato e proficuo lavoro di coordinamento costruttivo per le politiche a favore dei giovani e dei disoccupati che garantiscano la ripresa economica".

 

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