Salvini ad Aosta: “La Lega è l’unico movimento a difesa dell’autonomia e del federalismo”

“È caduto il Muro di Berlino - ha spiegato ieri a sostegno dei candidati Spelgatti e Manfrin - figuratevi se non cadrà il Muro dell'Union Valdôtaine e dei finti autonomisti valdostani".
Il Segretario della Lega Salvini con i candidati Spelgatti e Manfrin
Politica

A una settimana esatta dall’appuntamento con le elezioni amministrative la Lega Nord mette in campo l’artiglieria pesante.
Ieri sera infatti, all’Hostellerie du Cheval Blanc, è stata la volta del Segretario federale leghista, quel Matteo Salvini che ha riportato il Carroccio – precipitato negli anni dall’11% al 3% – al centro della politica nazionale, dare manforte alla candidatura di Nicoletta Spelgatti e Andrea Manfrin a Sindaco e Vicesindaco di Aosta.

Un Salvini che parte subito all’attacco: “È caduto il Muro di Berlino, figuratevi se non cadrà il Muro dei finti autonomisti valdostani. Se il 10 maggio faremo il miracolo, se cadrà la loro roccaforte, saranno dolori”. Il Segretario federale miscela sapientemente politica nazionale e locale, sposta sempre il discorso, ma soprattutto riesce a coinvolgere (quasi) tutte le circa 300 persone arrivate ad ascoltarlo: “Il governo Renzi ci sta trascinando in un futuro fatto di precariato e di paura. Quelli sono i politici peggiori, quelli che ti comprano per 80 euro. Parlate con la gente di Aosta, andate casa per casa, campanile per campanile, negozio per negozio. Non siete mezzo milione, siete 30mila, potete riuscire ad arrivare a tutti e troverete chi come noi vuole una Aosta più viva, sicura, partecipata, a misura di famiglia”.

Poi c’è l’antagonista principale, quel Partito Democratico avversario anche a Roma: “Fare un incontro come questo ad Aosta era impensabile anche solo un anno fa. Saremmo stati in dieci, mentre oggi siamo in tanti. Il PD pensa di vincere ad Aosta ma è l’ultimo stadio, è l’arroganza del potere, di chi si sente intoccabile”. E ce n’è anche per l’Union Valdôtaine, rea di essersi alleata col nemico centralista: “Allearsi con il PD è come mettere l’Avis in mano a Dracula. La Lega è l’unico movimento seriamente autonomista, che difenderà l’autonomia ed il federalismo con le unghie”.

“L’Union ha smesso di parlare di autonomia – spiega Spelgatti –, ne ha perso i contenuti. È giunto il momento per noi di passare all’attacco, di lottare. È il momento di rialzare la testa e lottare per i nostri ideali. Il cambiamento non può passare attraverso chi ha governato in questi ultimi trent’anni. “I partiti autonomisti locali – aggiunge Manfrin – hanno dimostrato che l’unico collante che hanno con il PD è il desiderio della poltrona. Questo è il momento in cui le cose possono essere cambiate”.

La Lega, insomma ci crede. Anche perché, come spiega il Segretario regionale del Carroccio Sergio Ferrero: “È caduto l’Impero Romano, prima o poi cadrà anche l’Union Valdôtaine”. 

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