“Non parteciperemo alle decisioni di sciopero sbagliate e prese da altri ma parteciperemo a tutte quelle iniziative unitarie decise e discusse insieme che vanno nella direzione di produrre concreti risultati”. Così in una nota congiunta la Savt, la Fim-Cisl e la Uil annunciano la non adesione allo sciopero generale del 12 dicembre prossimo proclamato dalla Cigl.
Secondo i sindacati la decisione della Cigl di proclamare per venerdì uno sciopero separato “è poco lungimirante e indebolisce il fronte sindacale e lo strumento dello sciopero.” Infatti secondo la Savt, la Fim-Cisl e la Uil in questa situazione di crisi economica “i lavoratori si aspettano dal sindacato la capacità di produrre risultati, non proclami e denunce”.
“Non intendiamo acuire ulteriormente le divisioni – si legge in una nota – ma sottolineiamo come con queste iniziative si finisce per prestare il fianco a coloro che criticano il Sindacato perché subalterno alla politica con scelte che cambiano con il colore dei Governi.”
Secondo le tre sigle sindacali “i provvedimenti assunti dal Governo con il finanziamento degli ammortizzatori sociali e la loro estensione anche ai lavoratori precari, con la detassazione dei premi di produttività e con l'istituzione del bonus famiglia di sostegno ai redditi più bassi, con il tetto dei mutui per la prima casa, affrontano problemi reali ma con scarsi aiuti economici e risultati modesti."
“Il Governo italiano ha scelto di non sfondare ulteriormente il deficit pubblico, ma così le misure prese non hanno determinato orientamenti anticrisi – conclude la nota – è per questo che bisogna battersi, perché in sede di conversione del decreto legge appena emanato dal Governo, il Parlamento aumenti gli stanziamenti a sostegno dei redditi.”