“Prendo atto delle critiche, utili per migliorare la nostra programmazione, ma ritengo anche che ognuno di fronte alla tematica reagisca naturalmente a seconda delle proprie posizioni e sensibilità. Penso che alla fine trattare temi come questi sia utile al dibattito a condizione che i fatti mostrati non siano edulcorati”.
Non si è fatta attendere la replica del Responsabile della Struttura Programmi della Rai regionale, Luciano Caveri, alle critiche avanzate da Legambiente in merito ad una trasmissione sulla caccia, andata in onda negli spazi di RaiVd’A la settimana scorsa.
La scelta di mandare in onda la trasmissione, che secondo i responsabili dell’associazione "esaltava la caccia e l’uccisione di un cervo", è stata ancora più grave perché in orario "protetto" e, quindi, disponibile per i bambini. "Il buon gusto, se non anche la logica – aveva commentato Legambiente – sconsiglierebbe tali visioni a un pubblico non adulto: non solo perché alcune immagini erano disgustose ma soprattutto perché il messaggio di violenza proposto, anche esulando dal tema della caccia, non era educativo”.
Da parte sua, il regista del documentario, Marcello Vai, si è difeso così: “Mi sono impegnato a mostrare una realtà nel modo più neutrale possibile da uomo carnivoro e amante degli animali, allontanando ogni pregiudizio nei confronti dell’attività venatoria. Per il resto in una società civile il dibattito è l’elemento fondamentale di confronto che non si alimenta attraverso la censura di una realtà”.