Scuola, approvati gli adattamenti: scienze, informatica e ginnastica si insegnano ora in inglese

Due anni di sperimentazione sulle classi prime della scuola infanzia, primaria e medie che porteranno nell’anno scolastico 2018/2019 all’adozione definitiva. Per le scuole superiori si inizia dall'anno scolastico 2019/2020.
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Politica

Un nuovo mattone nel processo di costruzione della “buona scuola” valdostana è stato posto oggi. La Giunta regionale ha infatti approvato les adaptations, ovvero gli adattamenti alle necessità locali delle indicazioni nazionali per le scuole di ogni ordine e grado.
Due anni di sperimentazione sulle classi prime della scuola infanzia, primaria e medie che porteranno nell’anno scolastico 2018/2019 all’adozione definitiva, previa intesa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Per la scuola dell’infanzia le indicazioni ribadiscono quanto già affermato nello Statuto ovvero per l’insegnamento della lingua italiana e di quella francese si osservano tempi uguali. Le modalità organizzative suggerite e in alcuni casi già da tempo adottate in alcune realtà sono di avere un docente dedicato all’insegnamento di una lingua o ancora di condurre attività per metà giornata in francese e l’altra in italiano.  Per la scuola primaria i nuovi adattamenti propongono almeno due ore di insegnamento della lingua inglese su una fra le educazioni (Arte e Immagine, Musica e Educazione Fisica) e sulla parte sperimentale della didattica delle scienze.

Alle medie va garantito invece l’insegnamento in lingua francese della geografia, della musica e di parte della storia mentre in lingua inglese delle scienze, dell’educazione fisica e di parte di tecnologia (informatica). Il progetto d’Istituto indicherà il monte ore annuale da destinare all’insegnamento in lingua francese o in lingua straniera di storia, tecnologia e arte.

“L’insegnamento delle discipline non linguistiche in lingua francese, inglese o tedesca (per la comunità Walser), a partire dal prossimo anno scolastico sarà introdotto in modo graduale e flessibile, considerato che le attività di formazione richiederanno più anni per far acquisire ad un ampio numero di docenti le competenze linguistiche e metodologiche richieste” si legge negli adattamenti varati oggi.

Sarà ancora più soft l’introduzione dei nuovi adattamenti nelle scuole superiori per cui è previsto dal prossimo anno scolastico l’avvio nel primo anno dei licei e degli istituti tecnici di almeno 66 moduli orari annui in francese delle discipline non linguistiche dell’area storico – sociale.

L’insegnamento in lingua inglese di discipline non linguistiche debutterà invece solo a partire dall’anno scolastico 2019/2020 e prevede l’introduzione “in una logica di continuità con la scuola secondaria di primo grado”, nelle classi prime dei licei e degli istituti tecnici di almeno 33 moduli orari annui con metodologia CLIL in inglese delle discipline non linguistiche dell’area tecnico – scientifica e dell’area artistica.
Nelle classi prime degli istituti professionali saranno introdotte specifiche tematiche professionali in lingua francese e in lingua inglese per un monte ore complessivo pari almeno a 66 moduli orari annui diviso equamente sulle due lingue per ogni classe. Viene poi lasciata alla valutazione da parte delle singole istituzioni scolastiche la scelta sull’avvio dell’insegnamento di discipline non linguistiche con metodologia CLIL (laboratori didattici, settimane intensive, esperienze di internazionalizzazione, collaborazioni con l’università, lettorati, mobilità internazionale). L’obiettivo è di armonizzare l’attuale piano di studi, anche con attività di sperimentazione transitorie per circa due anni, per arrivare alla piena attuazione degli adattamenti entro l’anno scolastico 2023/2024.

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