Scuola per la democrazia, domani l’arrivo del Ministro Martina

L'iniziativa, rivolta a giovani amministratori locali al di sotto dei 35 anni, si è aperta ieri con l'intervento del presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera Ermete Realacci. Oggi i lavori si spostano a Courmayeur.
Politica

Si spostano a Courmayeur i lavori della settima edizione della Scuola per la Democrazia. L’iniziativa, rivolta a giovani amministratori locali al di sotto dei 35 anni, si è aperta ieri con l’intervento del presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera Ermete Realacci che ha parlato della gestione del territorio in relazione all’aumento dei fenomeni metereologici estremi, aumentati del 900% negli ultimi anni. 

"Il tema molto concreto scelto quest’anno – ha spiegato il Presidente del Consiglio Valle, Marco Viérin  – è particolarmente caro alla Valle d’Aosta per la peculiare conformazione del nostro territorio, dove gli amministratori pubblici si sono spesso trovati a coniugare il rischio del dissesto idrogeologico con la necessità di evitare l’abbandono della montagna, pianificando lo sviluppo sociale delle popolazioni che ci vivono. Rischio idrogeologico, rischio sismico, rischio valanghe: sono questi alcuni dei fattori che condizionano pesantemente il nostro territorio e purtroppo non è sufficiente intervenire con misure legislative e con opere concrete per mitigare il rischio, perché il rischio "zero" non esiste".

Il Presidente della Regione Rollandin ha ricordato come "da tempo si sta chiedendo a gran voce di introdurre il concetto di "rischio compatibile" anche nell’ordinamento giuridico, per poter tenere in dovuta considerazione la cultura di un popolo che da sempre convive con i rischi idrogeologici e che dalla consapevolezza del rischio, basata sul rispetto e l’attenta valutazione dei fenomeni ha saputo costruire un modello di equilibrio con la natura."

La seconda giornata della scuola per la democrazia proseguirà nella sala conferenze del Pavillon du Mont-Fréty, dove i partecipanti saranno impegnati nei gruppi di lavoro e si confronteranno con il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, il Direttore della Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, Mauro Grassi e il Segretario generale dell’Autorità di Bacino del fiume Po, Francesco Puma. Domani, ultima giornata dell’iniziativa, si torna a Palazzo regionale con l’intervento del Ministro per le politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, in programma a partire dalle ore 11.00.
 

 

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