Dopo il dirottamento ieri dei fondi statali, destinati inizialmente per la scuola polmone di Tzamberlet, ad altri interventi di edilizia scolastica, c'è chi esulta e chi chiede alla Giunta "un vero atto di coraggio".
Il Comitato "Sì le scuole al centro" spiega come "questo è senz'altro un importante primo passo verso l'arresto della procedura per la costruzione della nuova, ma inutile, scuola. Evidentemente, come sostenuto dai cittadini e dalle forze politiche (Alpe, Movimento 5 Stelle, Altra Valle d'Aosta e Lega-Salvini) che hanno dato vita al Comitato, vi erano altri interventi più urgenti rispetto alla costruzione del polo scolastico di Tsambarlet". I fondi che rischiavamo di esser persi sono stati destinati ieri dalla Giunta regionale alla messa in sicurezza della scuola “Abbé Prosper Duc” di Châtillon, per 81 mila euro, e alla costruzione con ampliamento dello scuola primaria del Villair di Quart, in sostituzione di quella esistente per un importo di 6 milioni 570 mila euro.
L'auspicio del Comitato è che ora i "fondi già previsti dalla Regione e quelli eventualmente previsti in sostituzione di quelli statali, vengano utilizzati per la ristrutturazione dell'ex M. Adelaide e per il recupero di altri edifici scolastici cittadini".
La delibera di ieri della Giunta regionale viene invece letta dall'Altra Valle d'Aosta come un "non c'è nessun novità" per la scuola polmone di Tzamberlet.
Il Movimento con la sua portavoce Carola Carpinello chiede, quindi, al Governo regionale "un vero atto di coraggio da parte della Giunta, ovvero di dire basta ad un'opera sovrastimata, inutile e, per i non contemplati costi dei sottoservizi, dannosa per i cittadini. La Lega ed Alpe facevano parte del Comitato "Si, scuole al centro", ci aspettiamo, inoltre, per un minimo di coerenza, una seria ipotesi di ristrutturazione dell'edificio di via Torino perché la situazione delle scuole superiori ad Aosta è drammatica".