“In questa fase, posso dire che le nostre aspettative, visto il quadro
politico generale, non sono di facile risoluzione ma non impossibili." Sono
le parole del presidente della commissione consiliare "Istituzioni e
autonomia", Alberto Zucchi, che ha incontrato ieri, martedì 28 ottobre, a
Montecitorio, la commissione "Affari costituzionali" della Camera,
presieduta dall'on. Donato Bruno del Popolo della Libertà. Obiettivo:
ridurre il numero di voti necessari per ottenere un seggio al Parlamento
europeo.
“La materia – ha dichiarato al termine dell’incontro Alberto Zucchi – si
inserisce in un quadro politico abbastanza complesso per le note divergenze
a livello nazionale tra maggioranza e opposizione, che comportano, a detta
dello stesso Presidente Bruno, anche il pericolo che non si possa varare una
nuova legge elettorale europea. Ciò premesso, la nostra richiesta, che è di
natura particolare rispetto al quadro nazionale, è stata percepita da tutti
i parlamentari della prima Commissione con disponibilità e positività".
"Si tratta di un'opportunità importante per la Valle d'Aosta – ha aggiunto
Luciano Caveri, correlatore della proposta di legge statale in materia di
elezioni europee – a condizione che si possa giungere ad una riduzione del
numero dei voti a 25.000, unico modo, in questo momento, per garantire una
rappresentanza valdostana al Parlamento europeo".
Facevano parte della rappresentanza valdostana oltre al Presidente Zucchi, i
relatori della proposta di legge statale in materia di elezioni europee,
Luciano Caveri e Roberto Louvin, i capi gruppo dell'Union Valdôtaine, Diego
Empereur, del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, e del Partito
Democratico, Carmela Fontana, il vicecapogruppo della Stella Alpina, Dario
Comé, e i parlamentari della Valle d'Aosta, Antonio Fosson e Roberto Nicco.
politico generale, non sono di facile risoluzione ma non impossibili." Sono
le parole del presidente della commissione consiliare "Istituzioni e
autonomia", Alberto Zucchi, che ha incontrato ieri, martedì 28 ottobre, a
Montecitorio, la commissione "Affari costituzionali" della Camera,
presieduta dall'on. Donato Bruno del Popolo della Libertà. Obiettivo:
ridurre il numero di voti necessari per ottenere un seggio al Parlamento
europeo.
“La materia – ha dichiarato al termine dell’incontro Alberto Zucchi – si
inserisce in un quadro politico abbastanza complesso per le note divergenze
a livello nazionale tra maggioranza e opposizione, che comportano, a detta
dello stesso Presidente Bruno, anche il pericolo che non si possa varare una
nuova legge elettorale europea. Ciò premesso, la nostra richiesta, che è di
natura particolare rispetto al quadro nazionale, è stata percepita da tutti
i parlamentari della prima Commissione con disponibilità e positività".
"Si tratta di un'opportunità importante per la Valle d'Aosta – ha aggiunto
Luciano Caveri, correlatore della proposta di legge statale in materia di
elezioni europee – a condizione che si possa giungere ad una riduzione del
numero dei voti a 25.000, unico modo, in questo momento, per garantire una
rappresentanza valdostana al Parlamento europeo".
Facevano parte della rappresentanza valdostana oltre al Presidente Zucchi, i
relatori della proposta di legge statale in materia di elezioni europee,
Luciano Caveri e Roberto Louvin, i capi gruppo dell'Union Valdôtaine, Diego
Empereur, del Popolo della Libertà, Massimo Lattanzi, e del Partito
Democratico, Carmela Fontana, il vicecapogruppo della Stella Alpina, Dario
Comé, e i parlamentari della Valle d'Aosta, Antonio Fosson e Roberto Nicco.