"C’è la volontà da parte di tutti di superare l’ostacolo, dopo anni di vera e profonda crisi. Si avvertono timidi segnali di ripresa – non che tutto sia finito, per carità – ma crediamo e auspichiamo che nel 2016 possa esserci un’inversione di marcia". Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha concluso con ottimismo la "Rencontre de fin d’année, in programma questo pomeriggio, martedì 22 dicembre, a Palazzo regionale.
Rollandin ha preso la parola per ultimo, dopo i colleghi della Giunta, affrontando diversi temi tra i quali i fondi europei, lo snellimento della macchina amministrativa, le elezioni comunali, l’aiuto alle piccole e medie imprese e la riforma degli enti locali.
“I programmi europei diventano quindi cruciali per la crescita”
“La Commissione europea – ha spiegati Rollandin – ha già garantito al nostro territorio per il prossimo settennio finanziamenti per lo sviluppo di progettualità finalizzate a incentivare la formazione, la creazione di interventi volti a migliorare l’accessibilità, la promozione di attività d’innovazione delle imprese e dei centri di ricerca, a garanzia del raggiungimento di un maggior livello di competitività regionale. I programmi europei diventano quindi cruciali per la crescita dei vari settori, attraverso iniziative che si svilupperanno nel corso della programmazione 2014-2020". Riguardo ai fondi Europei Rollandin ha poi sottolineato come "non basta più spenderli e neanche dimostrare di averli spesi: ora bisogna dimostrare di averli spesi bene".
Snellita la macchina amministrativa
Un altro obiettivo prioritario è stato quello della semplificazione delle procedure e, più in generale, dello snellimento della macchina amministrativa. Abbiamo quindi operato la riduzione delle Strutture regionali, sia contraendo il numero dei dirigenti sia non sostituendo i dipendenti arrivati alla pensione. Un’operazione che ci ha permesso di ridurre le spese fisse della Regione, privilegiando i servizi ai cittadini.
Le Comunali e l’allargamento della maggioranza in Regione
Sulla tornata elettorale dello scorso maggio che ha portato al rinnovo dei sindaci in quasi tutti i Comuni della Valle, Rollandin ha sottolineato come questa abbia “registrato, da parte delle forze autonomiste, la volontà e l’impegno di rinsaldare i legami e di lavorare insieme, per pervenire ad un programma comune”. Il risultato delle urne che ha premiato la coalizione, ha portato quindi ad un allargamento della maggioranza in Consiglio regionale: “Un percorso che abbiamo condotto con i colleghi del Partito democratico – Sinistra VdA sulla base di obiettivi e di priorità di intervento. Queste direttive sono confluite quindi nel programma del Governo regionale dove, con l’entrata in Giunta di un Assessore del PD – Sinistra VdA, sono state strutturate alcune nuove azioni che hanno caratterizzato la seconda parte dell’anno”.
“Sostegno alle piccole e medie imprese nonostante le scarse risorse”
Nel dettaglio, ha continuato Rollandin, il governo regionale ha cercato di “intervenire in modo mirato sulle tante criticità che il prolungato periodo di crisi sta acuendo nella nostra regione”. “Ci siamo rivolti in particolare alle imprese valdostane, dei vari settori – ha proseguito ancora Il Presidente della Regione – impostando un programma di investimenti che possa sostenere e innescare la ripresa economica, a partire della singole aziende. Questa programmazione di investimenti si è concretizzata con la stesura del Bilancio regionale nel quale, malgrado minori disponibilità finanziarie, abbiamo voluto dare vigore ai vari settori produttivi, anche attraverso mutui regionali, per sostenere soprattutto le piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto della nostra economia”.
Infine Rollandin ha voluto ricordare anche la riorganizzazione del sistema degli enti locali della Valle d’Aosta e in particolare la creazione delle Unités des Communes valdôtaines e degli ambiti territoriali sovracomunali. “E’ stata una riforma importante, che permetterà di ridurre i costi delle amministrazioni locali valdostane, ottimizzandone le capacità di spesa e rafforzandone al contempo le funzioni rappresentative tradizionali e tipiche del nostro ordinamento”.