E’ ufficiale: sfida fra Joel Farcoz e Daniele De Giorgis per la presidenza Uv

Nella mattinata di ieri era stata depositata nella sede Uv la candidatura dell'ex consigliere regionale Joel Farcoz, mentre in serata è arrivata via Pec quella del sindaco di Lillianes Daniele De Giorgis.
Joel Farcoz e Daniele De Giorgis
Politica

Alla chiusura del siège dell’Uv, in Avenue des Maquisards ad Aosta, alle ore 12 di ieri, sabato 1° giugno, era arrivata una sola candidatura per la presidenza Uv. Quella dell’ex consigliere regionale Joel Farcoz, affiancato come vice da Patrizia Morelli di Alliance Valdôtaine e come tesoriere dal sindaco di Challand-Saint-Victor Michel Savin. 

C’era tempo però fino alla mezzanotte di ieri sabato 1° giugno, per recapitare via Pec le candidature. E intorno alle 22 è stata spedita anche la candidatura di Daniele De Giorgis, sindaco di Lillianes, con vice l’ex sindaco di Arnad Pierre Bonel e tesoriere Thierry Rosset.

Sarà quindi sfida a due il 16 giugno a Saint-Vincent, nel primo congresso della riunificazione.

Non sarà della partita invece l’attuale presidente Cristina Machet. “Non si sono ripresentata perché mi ero prefissata di arrivare al congresso della riunificazione. Ci sono riuscita e i documenti sono stati approvati. Ora è giusto, visto che c’è in programma un’assemblea che cambierà, che si riparta da zero. L’obiettivo è stato raggiunto e ora mi fermo. Resto comunque a disposizione del mio movimento”.

Si va verso una corsa a due per la presidenza dell’UV

31 maggio 2024 di Alessandra Borre

La sfida è maggiore, la posta in gioco determinante per il futuro prossimo del Mouvement: le elezioni del nuovo presidente si avvicinano e sembra profilarsi una corsa a due tra Joel Farcoz e Daniele De Giorgis.

I giochi non sono chiusi, ma sembra che in Avenue des Maquisards a muoversi siano due campi ben distinti: da una parte Joel Farcoz, ex assessore e consigliere regionale, dimessosi nel 2020 per candidarsi come Sindaco di Gignod, senza riuscire però a battere Gabriella Farcoz alle urne, in un epico scontro Farcoz contro Farcoz. 36 anni di Gignod, è laureato in ingegneria energetica; dal febbraio del 2012 al 2013 è stato Animateur principal della Jeunesse Valdôtaine, movimento giovanile dell’Union Valdôtaine e alle elezioni del 2013 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale, con 1813 voti, nella lista Union Valdôtaine. Nel corso della XIV legislatura è stato Assessore regionale all’istruzione e cultura e Vicepresidente dell’Assemblea regionale.

Altro candidato, Daniele De Giorgis, sindaco al terzo mandato di Lillianes e membro molto attivo nel Mouvement (il suo mandato nel comune della Mont Rose è iniziato con una lista targata al 100% UV), oltre che componente della commissione straordinaria che ha scritto le dieci norme transitorie in vista del Congresso straordinario di “ricomposizione” dell’area autonomista in programma a metà giugno. 

La corsa, che sembra più accesa che mai, vede queste ultime ore decisive  – il termine ultimo di presentazione delle candidature è per le ore 12 di domani, sabato 1° giugno – per una possibile terza via: la cosiddetta sintesi o mediazione. Questa ipotesi, che si sta tentando oggi, sembra però molto lontana e poco plausibile, anche stando alla ferma volontà di entrambi i candidati di correre per la presidenza e per poter esprimere le 2 cariche fiduciarie a cui ha diritto il Presidente nel direttivo (il vice – per Farcoz dovrebbe essere Patrizia Morelli, per De Giorgis Pierre Bonel – e il tesoriere n.d.r.), nodo cruciale per la stabilità dell’organico. Una sintesi si potrebbe concretizzare se i due candidati decidessero di essere l’uno il vice presidente dell’altro, ma, appunto, è uno schema che poco si presta al clima acceso interno al Mouvement per questo appuntamento elettorale.

L’elezione del Presidente, che rimarrà in carica per circa 1 anno e mezzo, fino a dopo le regionali 2025 e prima delle prossime amministrative, è un tassello fondamentale per l’UV che deve tentare di stare al passo con i partiti nazionali che sempre più raccolgono consensi in Valle d’Aosta. L’elezione del Consiglio regionale sarà la grande sfida del nuovo presidente (parlare al maschile è d’obbligo in questo caso siccome non si profila nessuna candidatura a tinte rosa per il Mouvement), e sarà un banco di prova per la tenuta del gruppo regionalista.

8 risposte

  1. Il fatto che questa réunion sia un flop già prima di essere approvata lo dimostra il fatto che vi hanno partecipato soltanto coloro che, usciti dall’UV, ora vogliono rientrarci perché rimasti in braghe di tela, senza nemmeno più una misera sigla con cui candidarsi. Chi ha fatto fortuna, anche in campo nazionale, non vi ha infatti partecipato.

  2. Ex UV contro status quo attuale. E tutti allievi politici di Rollandin l’uno contro l’altro: gli unionisti si sono scavati la fossa da soli.

  3. Il riciclo del riciclo: erede dell’ideologia politica unionista di Rollandin contro il rappresentante degli attuali governanti simpatizzanti della Lega per interesse personalee di potere. Nulla di nuovo dal fronte valdostano. Se non la certa alleanza con il centrodestra alle regionali per contare ancora qualcosa dopo la Caporetto certa a Piazza Deffeyes nel 2025.
    Auguro all’UV una morte rapida e indolore.

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