Si saprà con ogni probabilità lunedì mattina se la Valle d’Aosta in settimana avrà un nuovo Governo regionale.
Questa mattina Uv, Uvp, Alpe e Stella Alpina hanno affidato ad Albert Chatrian, capogruppo di Alpe, un “incarico esplorativo” per verificare la possibilità di dar vita ad una nuova Giunta.
Il perimetro entro il quale si muoverà Chatrian è quello dei 18 consiglieri che mesi addietro firmarono un documento politico. Difficile pensare che altri eletti possano unirsi.
Al momento i numeri certi in mano al capogruppo del Galletto sono i quindici di Alpe, Uv, Uvp e Stella Alpina, che ieri con i rispettivi movimenti hanno dato vita ad un progetto autonomista, federalista e progressista.
Antonio Fosson, Claudio Restano (Pnv) e Emily Rini in questi giorni si sono detti disponibili ad aderire ad un progetto amministrativo, una sorta di “contratto di governo”.
Il nodo da sciogliere però non è tanto il programma della futura Giunta, quanto le poltrone da spartirsi. Per accontentare i tanti appetiti sembra ci sia già l’accordo per ritornare ad otto assessorati. Con la Presidenza della Regione e quella del Consiglio si arriverebbe così ad un totale di poltrone.
Ancora poche per accontentare tutti.
Alpe oltre alla Presidenza della Regione ha chiesto anche un assessorato, due posti li chiede pure Stella Alpina mentre per Pnv e Emily Rini i quindici paiono intenzionati a concedere tre posti. Conditio sine qua non per l’adesione alla nuova maggioranza a diciotto.
L’Uv, forza di maggioranza relativa, al momento non ha rivendicato poltrone, anzi sulla scorta di quanto uscito al Conseil Fédéral ha parlato di appoggio esterno. Difficile comunque immaginare che il Mouvement almeno due poltrone non le pretenda. Stesso discorso vale per Uvp.
Il rompicapo da risolvere riguarda anche il “chi e quale” poltrona andrà ad occupare. In casa Uv i più votati sono Augusto Rollandin e Renzo Testolin. Il primo, sul quale però pesano ancora diversi veti, pare interessato alla Presidenza del Consiglio, posto quest’ultimo ambito anche da Emily Rini e da Antonio Fosson. La consigliera del gruppo misto e l’attuale presidente del Consiglio (Nda le dimissioni non sono state ancora accettate) sembrano però aver mire anche sulla sanità.