Epav cambia nome ma non acronimo, e da Edelweiss popolare autonomista valdostano diventa – oltre a trasformarsi in associazione – Europeisti Popolari Autonomisti Valdostani.
“Una scelta – si legge in un comunicato – che va nella direzione della storia che ha accompagnato culturalmente la nascita dell’Associazione, da Carlo Cattaneo a Altiero Spinelli e per evidenziare la consapevolezza che l’appartenenza all’Unione Europea rappresenta un elemento positivo, pur sottolineando che è quanto mai necessario un processo di riforma”.
L’Assemblea di Epav – nella serata di sabato – ha nominato Presidente dell’Associazione Ettore Viérin, Coordinatore Marco Curighetti, vice Coordinatori Giuseppe Grassi e Alessandro Tillier, nonché i 64 membri del Comitato Regionale, il Comitato Esecutivo formato da 15 aderenti e i tre membri del Collegio dei garanti.
La situazione politica, Epav chiede “senso di responsabilità” ai 18
Inevitabile che, in Assemblea, si sia finiti a parlare dello “stallo politico” che si sta consumando in Consiglio regionale. Epav, da questo punto di vista dichiara di aver “preso atto dell’accordo politico siglato dai Movimenti Politici Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e Stella Alpina” esprimendo parere positivo al documento siglato e “auspicando che anche altre forze presenti in Consiglio Regionale possano trovare una ragionevole condivisione sui temi principali per giungere ad una rapida soluzione della crisi politico-amministrativa”.
Il “numero magico” non può essere che il fatidico “18”: “Nel ribadire che la Valle d’Aosta non può più aspettare – si legge ancora nella nota –, (Epav) auspica che il senso di responsabilità possa prevalere sulle vicende del passato e che i 18 Consiglieri regionali che hanno siglato il documento dei rappresentanti dei gruppi Consiliari di Union Valdôtaine, Union Valdôtaine Progressiste, Stella Alpina, Pour Nôtre Vallée, Alpe e Gruppo Misto, trovino la sintesi per addivenire ad un accordo per comporre, con tutte le forze responsabili, una maggioranza in grado di affrontare le tante urgenze della Valle d’Aosta”.
Accordo da trovare con urgenza dal momento che – dando mandato a Mauro Baccega, consigliere regionale di area ma candidato nelle fila dell’Uv di farsi portavoce delle istanze Epav –, prosegue il comunicato “sarebbe inconcepibile il ritorno alle urne a distanza di sei mesi e solo per questioni di poltrone”.