“Serve un rovesciamento della prospettiva con cui si stanno portando avanti le trattative”. A dirlo è Chiara Minelli di Impegno Civico, dopo il nuovo incontro avuto ieri pomeriggio con Alpe, Uv, Uvp e Stella Alpina.
“Bisogna partire dal “che cosa si fa” e solo in un secondo tempo “dal chi ci sta”” spiega Minelli.
L’ipotesi di lavoro alternativa proposta ieri dal gruppo consiliare è quindi di “ricercare una convergenza temporanea su contenuti precisi e strutturati, – si legge in una nota – su pochi punti programmatici qualificanti e perseguibili, chiedendo a tutti di non ragionare secondo la logica della spartizione ma di concentrarsi sulle priorità individuate”. Ipotesi di lavoro che potrebbe esser allargata ad altri gruppi politici.
La richiesta di Impegno Civico a “partiti e i movimenti” è di “fare un passo indietro rispetto alle logiche che sono alla base dei ragionamenti della vecchia politica”.
La soluzione prospettata da Albert Chatrian, a cui è stato affidato da Alpe, Uv, Uvp e Stella Alpina, un “incarico esplorativo” non vedrà l’adesione di Impegno Civico.
Minelli, Pulz e Bertin hanno ribadito l’impossibilità e l’utilità di “partecipare ad una maggioranza in cui la forza principale è rappresentata dal partito che negli anni è stato il maggiore responsabile della grave situazione politica e amministrativa in cui si trova la regione”.
Impegno Civico lascia comunque il beneficio del dubbio al nuovo “corso” Uv. “Il percorso di “rinnovamento” – prosegue la nota – appena iniziato è sicuramente un buon segnale, ma è in una fase embrionale, che non permette al momento di fare valutazioni di tipo diverso”.