Un “coming out” tardivo. Così l’Uvp ha definito l’appello dei sindaci valdostani che in settimana hanno chiesto alla Regione “copertura finanziaria per svolgere bene i servizi di welfare a livello di Unité des Communes”, esprimendo parere negativo su una proposta di delibera regionale sui servizi alla prima infanzia.
“Non si può dire che lo stesso accadde quando la precedente maggioranza regionale scippò ai Comuni valdostani ingenti risorse, sotto forma di risparmi accumulati negli anni – scrivono in una nota “Les Élus du Territoire de l’Union Valdôtaine Progressiste” – oppure in occasione della stangata sulle rette degli asili nido, e ancora quando fu aumentata la percentuale di rapporto bambini – educatori, che portò alla perdita di occupazione ed alla riduzione della qualità dei servizi riferiti alla prima infanzia”.
L’accusa dell’Uvp ai sindaci è chiara. “Ora, siamo ben felici di un repentino risveglio di coscienza, chiediamo però rispetto. Il gioco delle parti funziona fino a quando non diventa una presa in giro nei confronti di tutti i cittadini valdostani. Auspichiamo che in un prossimo futuro possa esserci una collaborazione costruttiva tra tutti gli amministratori: la democrazia vive ed è in salute solo se ogni istituzione svolge il suo ruolo senza ombre di parzialità”.