Tagli al welfare, l’Uvp chiede al Governo regionale di ripensarci

"Contrariamente a quanto si sta facendo, vanno incrementati i sevizi rivolti ai bambini e sostenute le opportunità lavorative delle donne come segnale di piena emancipazione femminile" scrivono in una nota i progressisti
I giochi di alcuni bambini in una garderie all'esterno
Politica

Un passo indietro sulla riforma degli asili nido e sull’aumento delle rette delle microcomunità. A chiederlo è l’Uvp in una nota. 
"Contrariamente a quanto si sta facendo, vanno incrementati i sevizi rivolti ai bambini e sostenute le opportunità lavorative delle donne come segnale di piena emancipazione femminile" scrivono  i progressisti. "Inaccettabile la giustificazione data dall’Assessore Fosson per questo provvedimento, che viene adottato per "far cassa" e tappare per così dire i buchi di un bilancio regionale ormai al collasso. Ci pare peraltro sconcertante il classicismo ma anche il pressapochismo di quella maggioranza di Sindaci che hanno avvallato questa proposta chiedendo poi, nel timore di una fuga da parte degli utenti, di penalizzare anche il servizio regionale delle tate familiari" sottolinea ancora l’Uvp.

Una riforma che i progressisti definiscono "sbagliata". "Il recupero di somme e l’ottimizzazione di spesa non saranno tali da giustificare una scelta così scellerata nei confronti della comunità valdostana. Questo pesante aumento delle rette infatti è un’enormità, se pensiamo che la crisi economica non accenna a diminuire, il potere di acquisto si riduce sempre di più e le famiglie impegnate a far quadrare con fatica l’economia domestica e che purtroppo non hanno una forte rete parentale alle spalle, saranno costrette a pagare rette esagerate pur di mantenere il posto di lavoro" evidenzia ancora la nota. 

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