Certo, gli incontri tra UVP e le altre forze politiche presenti in Consiglio regionale, erano semplicemente ‘interlocutori’. Talmente tanto che, nella serie di stoccate tra Stella Alpina e i Progressistes, toccava al Congresso stelluto, in programma oggi a Pollein, arrivare al nocciolo della questione.
Che non ci fosse molto feeling tra i due movimenti è cosa nota, ma è Silvana Cerise, vicepresidente UVP a rompere gli indugi: “È doveroso un nuovo progetto politico – afferma – per rilanciare le scelte strategiche per il futuro, un’occasione per tutti di ripartire. L’Union ed il PD hanno risposto con prontezza, e anche Alpe sebbene il percorso propostoci non rispetta la direzione che il nostro congresso ha tracciato. E Stella Alpina? Il vostro atteggiamento ci ha stupito, come varie dichiarazioni fatte. Voi, per noi, immaginate un ‘purgatorio’, fuori dalla maggioranza, con un appoggio esterno. Non ci siamo, la nostra è proposta chiara, non chiediamo poltrone. Se interessa la nostra proposta e i nostri contenuti diamo gambe al progetto, altrimenti nessun problema. Continueremo con la coerenza ed il coraggio che abbiamo sempre dimostrato”.
La risposta la fornisce direttamente il deputato Rudi Marguerettaz, che lancia il sasso senza nascondere la mano: “In tre, quattro anni siamo passati attraverso una ‘Union’, una ‘Division’, una ‘Renaissance’, una ‘Réunion’ ed ora un ‘nuovo progetto politico’. Forse molti valdostani si chiedono se ci sia stata una coerenza attraverso tutte queste fasi. Un ‘nuovo progetto’ deve unire le forze di fronte ai tempi che viviamo. Siamo d’accordo, ma un progetto del genere deve essere capito da tutti gli elettori, altrimenti sarà l’ennesima operazione verticistica che scava l’ennesimo solco con gli elettori”.
Carico che mette anche Ennio Pastoret, Presidente dell’Union Valdôtaine: “In momenti complicati come questo è utile e necessario confrontarsi per chiedersi dove si desideri andare. Riteniamo utile il confronto ma con un percorso chiaro e con il rispetto dei reciproci rapporti, come quello che esiste tra UV, Stella Alpina e PD, con responsabilità di governo, e al quale va il nostro rispetto e la nostra lealtà di alleati”.
Isolata, Alpe risponde a tono: “Da anni siete gli alfieri dell’Union – attacca il vicepresidente del Galletto Piero Varisella – e noi critichiamo da sempre questo modello. Siete stati complici delle scelte scellerate di questi anni, questa maggioranza è sempre tornata a casa da Roma con le ossa rotte, con un’autonomia che ha fatto solo passi indietro. Speriamo vogliate intraprendere un cammino di riforma della regione, che non può passare più dalle vecchie logiche.”.
Scettico anche Massimo Lattanzi, Forza Italia: “Sappiamo che le maggioranze sono variabili, non vi siete mai arroccati al ‘non dialogo’. Mi chiederei però cosa UVP voglia per entrare in maggioranza. Restiamo in attesa, osserveremo con grande attenzione proposte dei Progressisti per dare un governo più ampio e forte per l’autonomia e la regione”.
Allarga invece il campo Irene Deval, Segretaria PD: “Il dialogo è fondamentale in questo momento storico, in tutto il mondo. L’autonomia non può più essere vissuta come una difesa. L’Europa torna alle divisioni, ai particolarismi che l’hanno divisa nella storia, e non ce lo possiamo permettere”.