Scuola, cultura e diritti. Su questi tre volet si sono concentrati gli emendamenti al Disegno di legge di assestamento di bilancio presentati dalla consigliera di Adu Vda, Daria Pulz.
“La scuola e la cultura sono nel nostro DNA: costante – spiega la Consigliera – è l’impegno per proporre emendamenti e iniziative in Consiglio sul tema e ora atti a garantire, per l’anno scolastico 2020-2021, la ripresa in sicurezza della didattica in presenza, indispensabile per assicurare il diritto costituzionale all’istruzione a tutte le studentesse e a tutti gli studenti e, soprattutto, ai più fragili, in una realtà regionale che ha una percentuale altissima di abbandono scolastico, pari al 14%».
La proposta della consigliera regionale è di “finanziare il potenziamento, nella misura almeno del 9% in più, del personale docente e educativo. Si potrebbero così assumere 150 insegnanti, per sostenere il recupero degli apprendimenti e diminuire il numero di studenti per classe. ADU sostiene inoltre la possibilità di attribuire supplenze brevi al personale docente sin dal primo giorno di assenza, la copertura in rapporto 1/1 per gli allievi con sostegno e adeguate risorse per l’istruzione a domicilio per i soggetti più a rischio.”
Il gruppo ha poi presentato un ordine del giorno che “propone il riutilizzo del Liceo Bérard, per il quale, dopo tre anni dalla chiusura, non sono ancora iniziati gli interventi di ristrutturazione ai piani alti”.
Per quanto riguarda la cultura, “proponiamo – continua la Consigliera – di sostenere l’audiovisivo, l’editoria e la filiera del libro valdostani, oltre alla visita virtuale dei luoghi della cultura; sosterremo inoltre gli aiuti per le compagnie teatrali professionali e i loro tecnici. Per le scuole di danza e di musica, riteniamo di procedere con contributi straordinari a sostegno della produzione e della formazione”.
Altre proposte di Adu VdA riguardano il tema della violenza domestica. “Per andare incontro alla situazione di sofferenza delle strutture che ospitano le vittime, ADU ritiene opportuno garantire nuovi posti in case rifugio per non lasciare nessuna da sola di fronte alla violenza maschile.”