Trasparenza nelle partecipate, via libera dalla II Commissione alla proposta di legge

Questa mattina la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario del gruppo M5S, sulla proposta di legge.
La sede Cva di Châtillon
Politica

Dopo mesi di incontri vede la luce la legge bipartisan sulle società partecipate della Regione. Questa mattina la seconda Commissione "Affari generali" ha espresso parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario del gruppo M5S, sulla proposta di legge che contiene disposizioni in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione. L’articolato era stato presentato nel febbraio scorso da Uv, Alpe, SA, Uvp e Pd-Sinistra Vda e si compone di 13 articoli. 

"La Commissione – spiega il Presidente Leonardo La Torre (UV) – si era presa l’impegno di portare la proposta al Consiglio entro la pausa estiva, fermo restando il confronto con il decreto Madia (il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), attualmente all’esame delle Commissioni parlamentari di Camera e Senato e che dovrà poi essere approvato in via definitiva dal Governo. Saremo quindi disponibili a inserire gli eventuali emendamenti che si renderanno necessari."

Soddisfatto il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian. "Finalmente saranno resi pubblici gli elenchi delle aziende che prestano servizi, opere e lavori alle società partecipate, come la Cva e il Casinò, così come saranno pubblicati gli esiti di tutte le gare e quindi di coloro che sono stati invitati, che ad oggi sono invece segreti. In secondo luogo, perché saranno organizzate selezioni pubbliche per le assunzioni del personale in queste società. È quindi un primo tassello, l’inizio di un percorso per ottenere una casa di vetro delle società partecipate pubbliche che gestiscono denaro della comunità". 

Voto contrario per il M5S. "Il nostro no è motivato da una serie di elementi – spiega Roberto Cognetta -: il testo non risponde ai necessari criteri di trasparenza, non risolve i problemi della razionalizzazione dei costi dei dirigenti e del personale, non blocca né norma le assunzioni fatte attraverso le agenzie interinali e non chiarisce le criticità di accesso agli atti di queste società". Secondo il grillino la proposta di legge "manca di coraggio e non fa compiere quel passo decisivo verso il taglio degli sprechi di denaro pubblico e verso una maggiore efficienza delle società pubbliche a favore dei cittadini"-
 

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