Trasporti e famiglia, i candidati che hanno preso impegni con i Pendolari stanchi e il Forum

Sui problemi dei trasporti hanno preso degli impegni con i Pendolari Stanchi i candidati di Fare per Fermare il declino, l'Uvp e la Lista per la Valle d'Aosta. Hanno sottoscritto il manifesto per la famiglia, l'Uvp, la Lista Vallée d'Aoste e Spelgatti.
Il Minuetto in sosta alla stazione di Aosta
Politica

Sui problemi dei trasporti valdostani hanno preso degli impegni con l’Associazione Pendolari Stanchi i candidati alle prossime elezioni politiche: Enrico Martial e Fabrizio Buillet di “Fare per fermare il declino”, Laurent Viérin dell’Union Valdotaine Progressiste e Jean-Pierre Guichardaz e Patrizia Morelli della lista “Per la Valle d’Aosta”.

Sul sito dell’Associazione sono riportate le osservazioni e i documenti che gli aspiranti parlamentari valdostani hanno fornito ai Pendolari.
"Altri candidati non hanno potuto o ritenuto di inviarci le loro idee. Peccato!", scrive in una nota l’associazione ricordando come "la nostra  ferrovia soffre, ogni giorno, lo stato di arretratezza strutturale e la marginalità operativa alla quale la costringe Trenitalia. I ritardi e i disagi della mancata elettrificazione e del binario unico si sommano con quelli derivanti dall’arretratezza del materiale rotabile, dalla disorganizzazione di Trenitalia e dalla mancata integrazione con il servizio di trasporto su gomma. L’autostrada con i suoi continui aumenti e con i lavori permanenti a cui siamo ormai assuefatti è la più cara e la più lenta d’Italia. Il servizio di pullman e autobus è scoordinato, caro e privo di qualsiasi integrazione con il servizio ferroviario."

Hanno firmato invece il manifesto “Più famiglia oggi, più Italia domani” del Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta: Albert Lanièce e Rudi Marguerettaz della Lista Vallée ‘Aosta, Nicoletta Spelgatti della Lega Nord e Laurent Viérin dell’Uvp.

Questi candidati hanno detto sì: "alla cittadinanza della famiglia, alla centralità della famiglia per lo sviluppo del paese,  al sostegno alla vita, alla natalità e alle famiglie giovani,  allo sviluppo con più lavoro in armonia con cura e relazioni,  a un paese più sussidiario, solidale e accogliente, alla libertà di educare nella scuola per tutti e a un’Europa che riconosce e promuove la famiglia. "
 

 

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