Un lettore scrive: ” Le notizie farlocche del dott. Sudano”

Gabriele Scattolin, di professione agronomo, risponde alla lettera aperta del dott. Sudano che accusa di diffondere notizie inesatte sul trattamento meccanico biologico TMB proposto dai referendari.
I lettori di Aostasera, Politica

In relazione alle informazioni contenute nella missiva del dr. Sudano comparsa prima il 21 gennaio 2013 sul sito di Aostasera e successivamente sulla Stampa del 27 gennaio, mi permetto di fornire, a quel 48% di valdostani che si è recato alle urne (ignoranti inconsapevoli), ed a quel 52% che poteva tranquillamente andare e votare no (ignoranti consapevoli), le informazioni corrette riguardo i decessi imputati al trattamento meccanico biologico TMB proposto dai referendari.

La prima informazione del dr. Sudano che contiene numerose inesattezze e superficialità, è quella in cui afferma “E’ il caso dei 300 morti per Escherichia coli modificatosi geneticamente grazie alla costanza dei 40° gradi sviluppatesi nel mega-compostore”.

Se infatti il dr. Sudano si riferisce all’epidemia accaduta in Germania nell’estate del 2011 causata dal batterio E.coli, questa ha provocato 36 decessi ed oltre 300 infetti (poi guariti, lo specifico per il dr. Sudano). La task force dell’EFSA (Ente europeo per la sicurezza alimentare) creata per coordinare le indagini volte a individuare la possibile fonte dei focolai di E. coli O104:H4 verificatisi in Germania prima ed in Francia dopo, ha concluso che “un lotto di semi di fieno greco importati dall’Egitto e utilizzati per produrre germogli rappresenta il collegamento più probabile tra i due focolai. Non si esclude tuttavia che siano coinvolti altri lotti di fieno greco importati dall’Egitto nel periodo dal 2009 al 2011” (comunicato stampa 5 luglio 2011, http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/110705.htm).

Un’altra delle inesattezze è, mi perdonino i lettori “ignoranti” dell’eccessivo tecnicismo, che la modificazione genetica dell’E. coli non è certo causata dal mega compostore, ma semplicemente e normalmente nell’ambiente esistono dei "ceppi" dello stesso che hanno delle caratteristiche tossicologiche diverse, cioè manifestano la malattia tramite la produzione di tossine di diverso tipo.
Per la successiva ed ulteriore inesattezza sono costretto prima a fare una premessa tecnica riguardo il compostaggio e la produzione di biogas; anche i bambini ormai sanno (grazie alla Regione che sta educando i nostri ragazzi ad una corretta gestione dei rifiuti) che il compostaggio è un processo che avviene in presenza di ossigeno ed è capace di sviluppare temperature interne alla massa di sostanza organica (rifiuti umidi di cucina, ecc.) intorno ai 55-°65°C, temperatura che, anche i bambini sanno, uccide la maggior parte dei batteri (quindi anche l’Escherichia coli).

Diversamente la produzione di biogas (metano, ecc.) avviene grazie ad un processo che invece non utilizza ossigeno (detta “digestione anaerobica”) in cui le temperature sono mediamente inferiori a quelle raggiunte dal compostaggio (circa 40-50°) e quindi non sufficienti ad eliminare la maggior parte dei batteri (solo con alcuni processi si può arrivare a 70°C).
Potrà quindi il cittadino comprendere che il riferimento al “mega (sic!!) -compostore” sia del tutto errato in quanto al limite avrebbe dovuto fare riferimento al “mega-digestore”

Altrettanto clamorosa è anche la notizia incredibile dei ben 3.000 morti in Germania causati dal Clostridium botulinum di cui non c’è nessuna traccia, a meno che il dr. Sudano non espliciti la fonte ed aiuti noi poveri ignoranti a verificare le informazioni (ammesso che sia una sua intenzione quella di informare e non di disinformare).

Si raggiunge poi il massimo della disinformazione quando il dr. Sudano riferisce che la regione rossa con una delibera “… ha bandito il vostro (!) sistema nella zona dove è prodotto il Parmigiano reggiano, compreso lo spandimento del compost ottenuto”.
La delibera in oggetto è la n° 51 del 26/07/2011 dal titolo “Individuazione delle aree e dei siti per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili eolica, da biogas, da biomasse e idroelettrica.” nella quale si dice che non bisogna realizzare impianti di biogas (digestione anaerobica) utilizzando come materia prima insilati di mais o altri vegetali.

Mi scuso nuovamente con il “popolo ignorante” ma devo anche in questo caso annoiarvi con la divulgazione di nozioni tecnico-scientifiche.

Uno dei difetti del P.R. (come anche quello di molti altri formaggi fatti a partire da latte crudo, vedi Fontina) è il cosiddetto “gonfiore tardivo”, cioè quel fenomeno che avviene durante la maturazione dei formaggi che causa il gonfiore della forma; tale gonfiore è causato dal gas (metano, propano, ecc) prodotto da alcuni microrganismi (batteri) tra cui quelli del genere Clostridium, che se presenti nel latte crudo di partenza, provocano il difetto.
Da dove arrivano questi batteri? La fonte principale sono gli insilati di mais (o altri vegetali): ecco quindi che il divieto di realizzare impianti di biogas (lo stesso che causa il difetto dei formaggi) è esclusivamente riferito agli impianti che usano come materia prima proprio il mais ed altri vegetali e non già il trattamento biologico meccanico o lo spandimento di compost che non c’entrano un fico secco (per usare un termine scientifico!!!).

Consiglio poi al dr. Sudano la lettura del testo “Bovine da latte e biogas – Linee guida per la costruzione e gestione di impianti – CRPA – Ottobre 2012”. Questo mio primo intervento è riferito solo agli aspetti tecnici ed alle (dis)informazioni conseguenti, ma spero di poter ulteriormente proporre delle riflessioni sugli argomenti etici e politici sollevati dal dr. Sudano in una prossima comunicazione, nel frattempo ringrazio i cittadini che sono riusciti indenni a terminare la lettura di questo scritto sperando di aver contribuito a far comprendere meglio certi aspetti scientifici.

dr. Agronomo Gabriele Scattolin

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