Un Osservatorio permanente sulle associazioni criminali. A chiederne l’istituzione è una proposta di legge depositata dal gruppo Alpe. Il 26 luglio 2013, ricorda Alberto Bertin, il Consiglio regionale della Valle d’Aosta approvava all’unanimità una mozione per l’istituzione, presso il Consiglio Valle, di un Osservatorio permanente sulla criminalità organizzata di stampo mafioso in Valle d’Aosta. "A più di due anni da quella data ancora non è stata presa nessuna decisione e sostanzialmente niente è ancora stato fatto" si legge nella relazione al disegno di legge.
"Prima il provvedimento interdittivo nei confronti del Consorzio stabile Gecoval di Saint-Vincent, poi il sequestro del 49,9% delle sue quote e l’arresto dei due imprenditori ai quali le quote facevano capo. È solo l’ultimo di una serie di episodi che dimostrano la presenza e la capacità di infiltrazione della ‘ndrangheta sul nostro territorio" sottolinea in una nota il consigliere Alberto Bertin. Già la Commissione consiliare speciale per l’esame del fenomeno delle infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta, che concluse la sua attività nel gennaio 2013, aveva espresso la necessità di monitorare continuativamente il tessuto economico valdostano. "Non esistono isole felici, la mafia è ovunque" ribadisce Bertin.
L’Osservatorio, istituito presso il Consiglio regionale, dovrà: raccogliere e analizzare la documentazione sulla presenza di associazioni criminali di tipo mafioso italiane e straniere operanti nel territorio regionale e sulle iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarle; elaborare e proporre al Consiglio regionale azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto delle
mafie, supportare l’attività legislativa del Consiglio regionale e, su richiesta, l’attività amministrativa della Giunta regionale, nei provvedimenti riguardanti gli ambiti ritenuti più esposti alle infiltrazioni criminali. Inoltre curerà la pubblicazione e l’aggiornamento, nel sito istituzionale del Consiglio regionale, delle informazioni relative ai dati raccolti e all’attività svolta.
Il nuovo organismo sarà composto da tre membri nominati dal Consiglio regionale tra soggetti di riconosciuta esperienza nel campo del contrasto al crimine organizzato e della promozione della legalità, che assicurano indipendenza di giudizio e di azione e che eserciteranno il loro compito a titolo gratuito. Inoltre l’Osservatorio sarà istituito un tavolo permanente regionale di confronto aperto ai rappresentanti delle istituzioni, degli ordini e delle associazioni professionali locali, nonché di ogni altra forma aggregativa, a diverso titolo interessati alle problematiche correlate alla diffusione della criminalità organizzata.