Il Governo regionale terrà fede all’impegno preso con l’ordine del giorno approvato nei mesi scorsi, presentando una proposta di legge con l’obbligo di avere in Giunta una donna.
A dirlo sono stati oggi il presidente della Regione Renzo Testolin e il presidente della I Commissione Erik Lavevaz, nell’ambito di una mozione presentata da Raffaella Foudraz della Lega Vda. L’articolato arriverà però soltanto dopo il 3 giugno, quando vi sarà certezza del deposito delle firme per il referendum confermativo sulle tre preferenze.
“Non è stata dimenticata l’impegnativa della mozione approvata” spiega Lavevaz in aula. “Abbiamo una legge sospesa, non promulgata. Nel momento in cui sapremo se ci sarà il referendum, presenteremo la modifica di legge riguardante l’introduzione del genere meno rappresentato in giunta”. Anche quest’ultima consisterà in una modifica statutaria, suscettibile quindi di referendum. “La nostra idea, condivisa in maggioranza, è di depositare dopo il 5 giugno. C’è un articolo della legge 4 del 2002 che prevede che nel caso venisse presentata un’ulteriore modifica statutaria ad un’altra legge rispetto a quella già depositata, ci potrebbe essere la possibilità di spostare il referendum più avanti, aspettare i tempi per fare un unico referendum”.
L’articolo richiamato da Lavevaz è il 13 che prevede che “qualora sia intervenuta la pubblicazione, ai sensi dell’articolo 2, di un’altra legge regionale approvata ai sensi dell’articolo 15, secondo comma, dello Statuto speciale, il Presidente della Regione può ritardare, fino a quattro mesi oltre il termine previsto dal comma 2, l’indizione del referendum, in modo che i referendum si svolgano contemporaneamente con unica convocazione degli elettori della regione per il medesimo giorno”.
Una volta indetto il referendum questa possibilità verrebbe meno.