Uv: voto quasi unanime per in reincarico a Lanièce. Ultima parola al Consiglio regionale

Sono stati solo 5 gli astenuti, 90 invece hanno dato voto favorevole al reincarico di Albert Lanièce che ieri ha consegnato le proprie dimissioni formali al Presidente della Regione. Rollandin: "c'è una continuità di azione di governo da proseguire".
Consiglio regionale
Politica

Non una delle motivazioni alla base del primo incarico di Lanièce è cambiata. Anzi, in più, ora c’è una continuità di azione di governo da proseguire”. Parole del Presidente della Regione Augusto Rollandin nel Conseil fédéral di lunedì sera 21 settembre all’Auditorium di Quart. Tra i temi centrali della riunione del movimento la questione Lanièce. L’assessore tecnico alla Sanità ha infatti consegnato le proprie dimissioni nella mattinata di lunedì. Una lettera le motiva: “permettere al Governo e al Consiglio di prendere le sue determinazioni serenamente, viste le recenti decisioni della Corte di Cassazione”. Sono le uniche parole di Albert Lanièce sulla vicenda che lo vede protagonista e della quale non ha mai voluto parlare apertamente, dietro un riserbo che ha delegato motivazioni e decisioni al Presidente Rollandin.

E proprio il Presidente ha pacificato tutti spiegando i motivi che domani mercoledì 23 settembre porteranno il Consiglio regionale alla presa d’atto delle dimissioni dell’Assessore e al conseguente reincarico, il terzo in 14 mesi di legislatura.
Compatto e unanime è stato il giudizio del Comité, del Conseil e della maggioranza di Governo nelle riunioni che si sono succedute dopo le dimissioni di Lanièce. Condivisione per le scelte dunque, la cui unanimità è stata rotta solo dai cinque astenuti all’approvazione del documento politico sottoposto all’assemblea del Conseil fédèral dell’UV in tarda serata: 90 favorevoli e 5 astenuti, tra i quali non ci sono Consiglieri regionali. Tra gli astenuti Christian Diemoz, della sezione Uv di Saint-Martin, che spiega “coerentemente con il mandato della mia sezione mi sono astenuto. Il documento dal punto di vista politico è condivisibile e non si tratta di un giudizio sulla persona. Le regole però sono le regole e il Conseil aveva preso una decisione: se la Corte di Cassazione avesse confermato il giudizio della Corte d'appello di Torino con il quale si dichiarava l'ineleggibilità di Albert Lanièce alla carica di consigliere regionale per violazione della legge elettorale, allora si sarebbe nominato un nuovo assessore. Di qui l’astensione”.

L’importanza della continuità dell’azione di Governo spiegata dal Presidente del movimento Ego Perron e dal presidente Rollandin ha trovato d'accordo praticamente tutti nel movimento. L’incontro ha testato così anche la forza e il consenso del gruppo degli eletti Uv, anche se il presidente del Consiglio regionale, Albert Cerise, nel suo intervento al Conseil ha invitato ad un “piccolo sforzo per migliorare il dialogo tra presidente e consiglieri”.

Le dimissioni di Lanièce, oltre ad aver allentato le tensioni pre-Conseil e determinato una discussione meno imbarazzante (senza dimissioni al centro della discussione sarebbe stata una persona e non un’azione politica), hanno anche sgonfiato le mozioni che in Consiglio regionale avrebbero chiesto le sue dimissioni. La minoranza in Consiglio regionale si accontenta intanto delle dimissioni e mercoledì, è scontato, controbatterà alla scelta del reincarico.

Intanto nel documento approvato dal Conseil sono riassunti i motivi della scelta adottata dall’Uv. Nelle premesse si evidenzia infatti la necessità di rivedere il testo della legge elettorale regionale. La Cassazione ha ritenuto di fatto che l'articolo della legge elettorale regionale che regola l'ineleggibilità possa essere in contrasto con gli articoli 3 e 51 della Costituzione.
L’UV rimanda poi alla minoranza in Consiglio regionale le accuse di “non rispetto della legge regionale in materia, dato che la stessa non tocca la disciplina della nomina degli assessori tecnici”, ed evidenzia “i buoni risultati ottenuti nella gestione delle ricadute locali della crisi economica mondiale, situazione che richiede di non abbassare la guardia ma di continuare senza interruzioni il lavoro nella direzione intrapresa”. Il documento evidenzia infine  “l’importante lavoro che è stato effettuato dal Governo regionale con la partecipazione attiva e congiunta di tutti gli assessori e consiglieri unionisti, dall’inizio della legislatura, con il fine di perseguire gli obiettivi del programma di legislatura”. Di Albert Lanièce viene giudicato “molto positivo il lavoro svolto nel suo ruolo di assessore, riconoscendo l’esperienza professionale specifica”. Viene valutato, infine, fondamentale "il ruolo di ciascun consigliere del gruppo dell’Union valdôtaine in Consiglio regionale dove l’esperienza, l’apporto e il coinvolgimento personale di ciascuno sono fondamentali per sostenere l’azione del Governo regionale e il lavoro di ciascun assessore, al fine di consolidare il progetto politico comune deciso nel luglio 2008".
Per questi motivi a Lanièce sarà riaffidata la guida dell’assessorato regionale alla Sanità, salute e politiche sociali

 

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