Uvp a testa bassa contro Renzi: “un soggetto pericoloso e un estorsore”

“Renzi non solo inquina la campagna elettorale, ma boicotta quella degli altri arrivando in ritardo” dice in candidato sindaco del leone dorato Etienne Andrione.
da sx Alessia Favre, Laurent Viérin Etienne Andrione e Daniela Piassot
Politica

Un finale di campagna elettorale, quello dell’Uvp, che va a testa bassa contro la politica nazionale e contro un Matteo Renzi che a poche decine di metri sta arringando la platea del teatro Giacosa. “Renzi non solo inquina la campagna elettorale, ma boicotta quella degli altri arrivando in ritardo” dice il candidato sindaco del leone dorato Etienne Andrione. “Se qualche settimana fa avevo detto che Renzi era un soggetto pericoloso, oggi, con l’Italicum approvato posso dire che è pericolosissimo”. Un Etienne Andrione scatenato più che mai sul fronte della politica nazionale e che non lascia spazio a dubbi: “E’ un estorsore, è venuto ad Aosta per firmare il patto di stabilità. Ma lui crea il problema fingendosi il risolutore”.

E poi infine sulla polemica di questi giorni. “Non mi sono espresso sui profughi – ha detto Andrione – perché cercare i voti sulla pelle di persone che muoiono è ignobile: Rollandin ha sbagliato: avrebbe dovuto dichiarare che questi li accogliamo, ma che dovranno essere gli ultimi”.

Più concentrata sui temi della città è stata il candidato vicesindaco Daniela Piassot. “Dobbiamo lavorare da subito per semplificare burocrazia, leggi e regolamenti in stretta collaborazione con i protagonisti socio-economici di Aosta e con tutti i cittadini. Prioritaria la riqualificazione del Puchoz, la valorizzazione dell’arco d’Augusto e il collegamento con la zona sud”.

Occhi puntati sulla politica nazionale e regionale e nazionale anche per Alessia Favre, presidente Uvp, e per Laurent Viérin, consigliere regionale. “Abbiamo lavorato senza scelte calate dall’alto – ha detto Favre – e senza paura di andare contro un sistema che crediamo sia arrivato alla fine”.

“Cinque anni fa era stato sottoscritto il patto scellerato con Berlusconi – ha detto invece Laurent Viérin – e così si fa oggi pur di mantenere il potere su Aosta e sulla Regione. Ma noi autonomisti abbiamo sempre rifiutato questa politica del ricatto”.
 

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