La variazione di bilancio entra, prima del tempo, in aula. L’occasione arriva con una serie di interpellanze legate ai rapporti Stato-Regione. A difendere le scelte del Governo regionale è il Presidente Laurent Viérin che denuncia “una situazione vessatoria”. “La variazione di bilancio va con risorse nostre ad attenuare questo illegittimo taglio di più di 40 milioni di euro che subiamo dallo Stato” scandisce Viérin. “I tagli che sono stati fatti arrivano dal livello centrale perché lo Stato ad oggi ci deve 244 milioni di euro”.
Il Presidente della Regione rivendica il bilancio approvato nel dicembre scorso e che non è stato impugnato dallo Stato. “Abbiamo costruito il bilancio in base alle sentenze che non prevedano l’accantonamento dal 2018, difendevano le nostre prerogative”.
A criticare “la mistificazione della realtà” operata con il bilancio regionale sono dai banchi della minoranza Albert Chatrian di Alpe, Pierluigi Marquis di Stella Alpina e Elso Gerandin di Coalition citoyenne – Mouv.
“Siamo tutti d'accordo che è una rapina ma è legalizzata e oltretutto siglata dai parlamentari valdostani” spara a zero Elso Gerandin sul riconfermato senatore Albert Lanièce, reo di aver votato la fiducia sulla Legge di Stabilità dello Stato.
Albert Chatrian, contestando il metodo, “non si doveva giocare e illudere la comunità”, critica i tagli operati dalla variazione di bilancio all’agricoltura. “Togliamo loro 10 milioni di euro”.
Parla invece di “pesante manovra di variazione” Pierluigi Marquis che se la prende con Jean-Pierre Guichardaz sulla sospensione del Bon de Chauffage. Iniziativa che l'Assessore poco prima aveva detto che avrà "regolare copertura entro la fine dell'anno mediante le consuete variazioni di bilancio".
“Se l’assessore ci teneva – chiosa l'ex Presidente della Regione – doveva sacrificare qualcos'altro senza dire a chi viene dopo come si dovrà comportare”.