Se vogliamo evitare che le imprese non riaprano nei prossimi mesi occorre agire subito: solo uno shock positivo a beneficio di tutto il settore delle costruzioni e di tutta la filiera collegata ci può salvare. questo il grido di allarme dell’intero comparto edile valdostano.
La situazione è disperata e non c’è più tempo per la burocrazia. Il nostro settore sta pagando una crisi lunga più di dieci anni con la perdita di migliaia di posti di lavoro anche nella nostra Regione ed in questo momento di grande emergenza necessita di una azione di politica economica immediata ed effi cace in grado di arginare un potenziale aumento drammatico di disoccupazione con relativo crollo sociale. Occorre mobilitare risorse rilevanti per un piano di ripresa economica e sociale, occorre pensare al momento del rilancio, anche quest’ultimo da progettare da subito per rendere attiva la ripartenza appena possibile. Attivare tutte le stazioni appaltanti nella nostra Regione, conferire ai Sindaci un mandato a spendere subito tutte le risorse economiche disponibili per riaprire i cantieri: strade, scuole, interventi ordinari e straordinari. Dare corso a tutti i progetti appaltabili con l’applicazione della white list, cosi come stabilito dalla legge Regionale 190/2012 art.1, commi 52-57, nel pieno rispetto delle norme e garanzia di legalità. Siamo pronti con i nostri lavoratori tutelati da sempre, a cui abbiamo chiesto ulteriori sacrifici con la chiusura obbligata dei cantieri, a tornare a lavorare nel rispetto di tutti i protocolli e norme di sicurezza volti a garantire la loro salute, dotandoli di ogni strumento necessario alla loro protezione. Dobbiamo vincere una guerra, dobbiamo superare una burocrazia che ha messo in ginocchio il nostro settore. Abbiamo bisogno di uscire dall’emergenza ma anche di ripensare al domani e all’uscita dalla crisi.
Confindustria Valle d’Aosta sezione edile, CNA e Confartigianato