Molti si chiedono se è possibile assicurare un’auto non di proprietà, e la risposta è sì. In termini di legge, infatti, non esistono restrizioni che vietino di assicurare un veicolo intestato a qualcun altro, a patto che il firmatario sia stato autorizzato dal proprietario dell’auto. Ci sono comunque diversi dettagli che devono essere chiariti perché, nonostante non esistano ostacoli, si tratta di un tema non semplice. Vediamo di approfondirlo.
Assicurare un veicolo senza esserne il proprietario: le figure coinvolte
Sono 3 le figure coinvolte, quando si decide di stipulare un’assicurazione auto non di proprietà. Si comincia con il contraente, ovvero colui che stipula la polizza con la compagnia assicurativa, impegnandosi al pagamento dei premi. Il contraente, inoltre, è l’unico soggetto autorizzato a chiedere eventuali modifiche alla polizza o il suo annullamento. Come anticipato, il contraente non deve per forza coincidere con la figura cui spetta la proprietà del veicolo.
Il proprietario, quindi, può essere una persona diversa dal contraente. Si parla del soggetto che, com’è facile intuire, detiene la proprietà legale del veicolo assicurato, e che può autorizzare un’altra persona a stipulare il contratto di assicurazione per la vettura in essere. La figura del proprietario è importantissima in caso di sinistro, perché è a lui che si riconoscerà il diritto all’indennizzo. Inoltre, l’attestato di rischio fa riferimento solo al proprietario, così come la classe di merito.
Infine, la figura del conducente è quella che nella pratica quotidiana guida l’auto, e può essere diversa sia dal contraente sia dal proprietario. Ricordiamo, infatti, che chiunque può guidare un veicolo assicurato, anche se non ne risulta il proprietario e se non ha firmato personalmente il contratto della polizza. Di contro, per legge, tale individuo deve essere tassativamente indicato sulla carta di circolazione, nel caso guidi la vettura per più di 30 giorni.
Pro e contro dell’assicurazione auto non di proprietà
Spesso si decide di stipulare una polizza per un’auto non di proprietà con il fine di risparmiare. Il motivo è il seguente: se il contraente avesse una classe di rischio superiore rispetto al proprietario dell’auto “secondaria”, andrebbe incontro ad una spesa maggiore. Ovviamente, se non sussiste questo elemento, l’assicurazione auto non di proprietà perde ogni vantaggio.
Oggi esistono diversi metodi alternativi per risparmiare sulla polizza RC. Compagnie online come Zurich Connect permettono di calcolare un preventivo assicurazione auto senza recarsi in filiale per la sottoscrizione della polizza: tutto si fa dal computer, e ciò implica un risparmio di tempo.
Le assicurazioni online hanno inoltre delle spese operative minori, quindi il prezzo medio di una polizza potrebbe essere più basso. Per avere un riscontro quantitativo sulla polizza, è possibile andare sul sito Web ed effettuare una simulazione di preventivo.
Infine, da citare anche la Legge Bersani, che consente di ereditare la classe di merito di un familiare convivente, così da ottenere un premio assicurativo più basso.
Va poi specificato che l’assicurazione auto non di proprietà può complicare alcuni aspetti. Si parla ad esempio delle multe che, essendo intestate al proprietario, potrebbero creare diversi grattacapi nel caso il contraente della polizza decidesse di non pagarle. Infine, se il contraente non causa sinistri, non migliorerà la propria classe di merito, non essendo il proprietario dell’auto.